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mercoledì 24 giugno 2009

L'editoriale:"ai tempi di Berlusconi non sapevamo di vivere ai tempi di Berlusconi"

"Ai tempi del fascismo non sapevamo di vivere ai tempi del fascismo". Questa frase, pronunciata da Hans Magnus Enzensberger, riassume profondamente il periodo storico del ventennio fascista. Il regime non faceva trasparire niente: nè una accusa ai suoi danni, nè le repressioni violente che attuava, nè la vera situazione italiana di quel periodo.
Erroneamente si pensa che durante il fascismo la gente fosse stupida e non volesse reagire ad una dittatura che stava portando l'Italia verso la catastrofe della guerra. Il fatto è che non si sapeva niente di quello che accadeva. La magistatura era messa a tacere nel momento in cui le indagini andavano a toccare gerarchi di Mussolini, i giornali erano controllati molto strettamente dal regime e i capi redazione erano dei fascisti convinti. Il Parlamento era pienamente controllato da loro e qualsiasi orazione contro il regime era duramente criticata e repressa (il caso Matteotti parla da solo). Non solo: Mussolini affermava l'esistenza di complotti ai suoi danni orditi da forze eversive che volevano eliminarlo e in questo modo giustificava terrificanti atti di violenza compiute dalle camicie nere.
Fino a qui, è tutto normale. Mi potreste chiedere: perchè affrontare un tema tanto dibattuto?
Perchè, riguardando la situazione odierna, poco è cambiato: i giornali e le televisioni sono nelle mani di una unica persona, che è anche capo del Governo, che è anche padrone di molte aziende private; in Parlamento la solida maggioranza del Governo fa in modo che molte leggi vergogna passino in Parlamento, e di queste i giornali non parlano, perchè il padrone non vuole; la magistatura viene puntualmente screditata, e le inchieste ai suoi danni vengono fatte passare come progetti eversivi dei comunisti (anche se tra i migliori amici di Berlusconi si ricorda un certo Putin, comunista convinto ed ex comandante del KGB, i servizi di spionaggio sovietici).
Ora, voglio dire che questo non vuole essere un articolo chiaramente contro Berlusconi (al suo posto ci potrebbe essere chiunque: D'Alema, Fassino, Fini e tanti altri di cui non sospettiamo nemmeno l'esistenza) ma solo un monito agli italiani a non fare gli stessi errori del passato, affinchè un giorno non ci troviamo a dire :" Ai tempi di Berlusconi non sapevo di vivere ai tempi di Belusconi".

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