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martedì 30 giugno 2009

L'abracadabra delle stragi: la scomparsa delle notizie dai tg

L'Italia non è mai in pace. Durante la notte una cisterna piena di GPL è esplosa a Viareggio provocando molti morti e feriti. Le case sono distrutte e la ferrovia praticamente inutilizzabile.
Per chi ha visto i telegiornali (Tg1 ad esempio) questi particolari non sono niente di nuovo: i servizi erano pieni di ogni tipo di dettaglio ed stracolmi di collegamenti con gli inviati sul posto. Tutto questo zelo è encomiabile. Ma per chi ha osservato tutto il telegiornale (guardare non basta a farsi una idea) sarà saltato all'occhio qualcos'altro. E cioè che non si fatta nessuna menzione all'inchiesta di Bari. Quella è sparita. E' invece stata menzionata per alcuni minuti la protesta dei lavoratori Fiat, ma questa era guarnita da un'uscita pubblica del premier che ha dolorosamente constatato ciò che era avvenuto alcune ore prima a Viareggio ed ha attaccato nuovamente la "sinistra" (quale in particolare non l'ha detto) dicendole di essere nemica del Paese e di vergognarsi. Ma forse a vergognarsi dovrebbero essere i tg, e, forse, soprattutto Minzolini, che , da quando è arrivato alla direzione del Tg1, ha fatto redigere pochissimi servizi sull'inchiesta di Bari riguardante Berlusconi e neanche una su quella riguardante l'altra inchiesta barese sugli appalti illeciti nella sanità. "Questi sono casi che scottano, meglio non trattarli" avrà pensato.
Ma dare la colpa solo a Minzolini sarebbe troppo: queste notizie sono sempre state un facile modo per districarsi dai profondi problemi dell'Italia poichè, dando in pasto all'opinione pubblica reportage osceni e ipocriti al solo scopo di incollare il telespettatore di fronte al televisore, lo si imbriglia nelle maglie della notizia fittizia; anzi più che della notizia vera e propria, come sostiene Marco Travaglio, spesso della sola opinione, priva alle volte di alcun significato.
Per chi se ne fosse già dimenticato, tutto ciò era già successo con il terremoto in Abruzzo: i telegiornali erano pieni di ogni genere di servizio sul sisma e la crisi economica, che in quel momento era all'apice della sua gravità, scomparse miracolosamente.

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