Con le elezioni amministrative si è visto un ulteriore passo avanti del PDL che strappa nuove provincie al PD. Il caso più ecclatante è quello di Milano dove il presidente uscente Penati, del Centrosinistra, perde di appena lo 0,4% nei confronti del suo sfidante Guido Potestà, ora nuovo presidente di Provincia. Per le altre provincie, Zaccariotto del PDL vince alla Provincia di Venezia con il 51,8% rispetto allo sfidante Zoggia del Centrosinistra che si ferma al 48,1%. Altra vittoria del Centrodestra alla Provincia di Lecce, dove Gabellone vince con il 51,1 % rispetto alla sfidante Capone, che si ferma al 48,9 %. Ma c'è anche la riconferma del Centrosinistra a Torino con Saitta (57,4%).
Nei comuni invece tiene il PD, che si riconferma anche e soprattutto nelle grandi città.
A Bologna il sindaco uscente Delbono viene rieletto con il 60,7%, mentre lo sfidante Cazzola si ferma al 39,7%. Stesso copione a Padova, dove vince Zanonato con il 52,0% e sconfigge Marin, fermo al 48,0%. Vittoria ancora più netta a Bari dove si riconferma l'uscente Emiliano, che si impone con il 59,7 %, e sconfigge Di Cangno Abbrescia fermo al 40,3 %. Infine il Centrosinistra vince anche a Firenze dove Renzi si impone con il 60%, sconfiggendo Giovanni Galli, ex portiere di Fiorentina, Milan e Nazionale, molto caro a Berlusconi, che non oltrepassa il 40%.
Insomma nelle provincie si è vista in 4 anni una strepitosa rimonta del PDL, probabilmente avvantaggiata dalla poca coesione dell'opposizione nazionale. Nelle città invece il vento riformista del Centrosinistra continua a soffiare, grazie soprattutto alle buone cose fatte dai rispettivi sindaci in questi ultimi 5 anni di governo.
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