L'Italia esce veramente male dalla Confederations Cup 2009 in Sud Africa. La nazionale di Lippi viene battuta con un secco e umiliante 3-0 dal Brasile di Carlos Dunga.
L'inizio non è dei migliori: l'Italia è sempre rintanata nella sua metà campo e i verdeoro fanno la partita. Al 37' Luis Fabiano, ex pallino dell'Inter, inganna la difesa e buca Buffon. Lo show si ripete al 43' ancora con Luis Fabiano che infila di nuovo l'estremo difensore azzurro. A completare il tutto arriva un goffo autogol di Dossena alla fine del primo tempo.
Il secondo non vede grandi sussulti: l'Italia cerca di impensierire la Seleçao, ma niente cambia.
Il risultato finale dimostra il gioco vergognoso esposto dalla squadra di Lippi.
Ma come è possibile che la squadra campione del mondo si sia ridotta ad un gregge di pecore?
Questo è inspiegabile, ma sicuramente è un malessere che dura dalla panchina azzurra di Donadoni e l'arrivo di Lippi non ha assolutamente migliorato le cose.
Toni è irriconoscibile, non segna e non si muove in campo: sembra troppo pesante per gli schemi di gioco italiani. Chiellini, in questa Confederations Cup, è stato scandaloso, con errori da ragazzino che hanno aperto la strada a molti dei gol segnati all'Italia. Inoltre Giuseppe Rossi, che ha segnato due dei tre gol italiani nel torneo, è sempre partito dalla panchina, nel momento in cui la partita era già compromessa. Santon, forse l'unico terzino italiano con caratteristiche simili a Maicon, non è mai stato utilizzato.
E Lippi continua ad affidarsi ai vecchi perchè dice :"hanno esperienza". Certo hanno esperienza, ma se giocassero anche a calcio sarebbe molto meglio.
Le mummie siamo noi e questa volta siamo rimasti nelle bende.
Nessun commento:
Posta un commento