Ovviamente avrete tutti sentito recentemente parlare Massimo D'Alema riguardo a presunte scosse che avrebbero minato l'integrità del centrodestra. Ma ci si chiede: se la maggioranza è solida, se il governo è pienamente nelle mani del premier e se Berlusconi gode di molta fiducia da parte degli elettori, come è possibile che si arrivi alla crisi di governo?
Il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga così rispondeva nel 2008 a chi gli chiedeva quanta stabilità avesse il governo, allora appena insediato:" Direi che Berlusconi durerà quattro mesi. Lo schieramento avversario ha visto in lui, nella persona di Silvio, il punto debole: e lo martella da ogni parte, con i giudici, con il gossip, con qualsiasi mezzo". Ma Cossiga afferma peraltro che Berlusconi è inviso a "...il Tg1, il Tg3, La7 e perfino a Sky!..." e inoltre a"... le grandi banche da Intesa-San Paolo a Unicredit".
Quindi le scosse di cui D'Alema parla esistono, ma perchè non hanno distrutto il governo? Semplice! Perchè questi pericoli non riusciranno mai, per quanto coalizzati, a distruggere Berlusconi. La stampa ha poca libertà, i pm sono meno forti e sono pressati da pesanti polemiche da parte del governo stesso e le banche hanno perso potere a causa della crisi economica. Insomma niente può distruggere il premier, o quasi.
L'unico vero pericolo, come lo chiama anche "ItaliaOggi", è l'auto-golpe e cioè la possibilità che, con le sue prese di posizione su giudici, giornali e televisioni, lui perda la presa sull'elettorato. Quindi a far cadere Berlusconi sarà Berlusconi stesso, nessun altro. Ciò che farà la differenza sarà come governerà, non i processi ai suoi danni o gli scandali sessuali.
Alla fine agli italiani importa solo degli italiani.
Siamo diversi da quegli strani inglesi, francesi e americani che si dimettono per aver appena gonfiato il bilancio ministeriale.
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