Le notizie dell'ultim'ora riportano una news sconvolgente: Khamenei ha dichiarato valido il voto iraniano del 12 giugno. Si era pensato che il consiglio dei Guardiani avrebbe quanto meno ricontato le schede per verificarne l'esito, ma non è stato così. Khamenei, difensore della legge islamica in Iran, ha infatti dichiarato il voto legittimo e non manipolato. Inoltre, come Ahmadinejad, ha subito puntato il dito contro l'Occidente, colpevole, a suo giudizio, di aver minacciato la solidità e l'integrità dello stato iraniano.
E' probabile che anch' egli abbia ceduto alle pressioni del neo-eletto presidente o che forse fosse già d'accordo con lui per riassegnarli la vittoria. Una cosa è sicura: le proteste di questi giorni sono state prese in pochissima considerazione. Anche se il clima si è arrovenato, non sembra che lo scontento abbia pesato più di tanto nel parere di legittimità di queste elezioni. Sembra inoltre che lo stato iraniano tenga in poco conto l'eco delle proteste nel mondo,non temendo affatto ripercussioni nei rapporti con gli altri paesi.
Ora bisognerà solo stare attenti a come le proteste dei giorni scorsi continueranno prossimamente: se ancora in maniera pacifica, oppure in una forma molto più violenta e sanguinosa.
Ai posteri l'ardua sentenza ( Alessandro Manzoni, Il Cinque Maggio).
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