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Vi consigliamo di visitare il blog in lungo e in largo: i post sono collocati nella parte centrale, mentre ci sono a lato altre funzionalità del blog (ricerca, link consigliati, particolarità di Marco's blogONE) e sotto le curiosità storiche del giorno, le news italiane di otto differenti testate italiane (tra cui La Repubblica, Il Corriere della Sera e la Stampa) e la videoteca, con alcuni filmati di Beppe Grillo.



Buona permanenza,



La Redazione







Al momento attuale, a quale di queste personalità dareste la vostra fiducia?

domenica 20 dicembre 2009

Appello alla salvaguardia della Repubblica

Perchè Berlusconi ha simulato un'aggressione? Questa è stata un domanda frequente rivoltami. Il perchè potrebbe essere inquietante. Ma facciamo un passo indietro per capire meglio. Nel 1920-21 l'Italia era scossa da gravi sommovimenti sociali: attacchi, rivolte, scioperi... A farli erano i contadini e gli operai che, vivendo ai limiti della fame, rivendicavano una situazione migliore. In quegli anni nacque il Movimento dei Fasci di Combattimento (futuro partito fascista) ad opera di Benito Mussolini. Gli aderenti, riuniti in squadracce d'assalto, cominciarono a produrre nuovi disordini sociali, dando però la colpa ai contadini. Riuscirono a farsi credere e a prendere il potere nel 1922. Ecco, il piano di Berlusconi potrebbe essere non dissimile da questo e presto, con la scusa dell'aggressione, potrebbe scomparire l'opposizione di governo, sia su Internet sia in Parlamento. Ecco perchè dico: DIFENDIAMO LA REPUBBLICA ITALIANA E LA COSTITUZIONE, SEMPRE E ORA PIU' CHE MAI!

Lo strano caso di Silvio: ovvero il Cavaliere perde il pelo ma non il vizio

Negli ultimi giorni grandi uomini politici si sono precipitati a visitare Berlusconi al San Raffaele (che dista 10 km dal luogo dell'attenato, mentre sarebbe stato più facile portarlo al Fatebenefratelli, a solo 1 km). Ma cosa direbbero se, come è molto probabile, il caso è tutta una montatura? Infatti bisogna notare alcune cose:
  1. L'oggetto che l'ha colpito ha avuto un curioso urto elastico, quasi fosse stato di gomma. Peraltro era nero, e non beige come ci hanno sempre mostrato.
  2. L'oggetto non è mai stato trovato o recuparato o fatto vedere in tv. Perchè?
  3. Berlusconi subito dopo l'attentato aveva a portata di mano una busta nera, cos'era? E perchè in quei pochi secondi prima di mettersela sul volto non si è notato alcun graffio o lesione.
  4. Il premier ha riportato la rottura del setto nasale (strano però, non usciva sangue e quel poco che c'era sembrava già seccato, il che è impossibile) quella di due denti ma, miracolosamente, non quella dello zigomo, su cui è stato colpito. E, ancora più incredibile, non ha riportato neanche un ematoma alla palpebra, che invece, a rigor di logoca, si sarebbe dovuta impregnare, come una spugna, di sangue.
  5. Anche più strano è il fatto che Berlusconi sia stato aiutato dopo il colpo a salire sul predellino della macchina: inconcepibile, perchè si sarebbe gratuitamente esposto ad un possibile secondo lancio. Quasi come già sapesse che non ce ne sarebbe stato un altro.
  6. Ultimo miracolo, la camicia non era sporca di sangue, neanche la cravatta e neanche la mano con cui si è asciugato.

San Silvio colpisce ancora.

sabato 19 dicembre 2009

Il satyricon IV: emulazione

Gigi aveva capito che era finita. L'attacco a Berlusconi avrebbe segnato la fine del suo partito. Bisognava fare qualcosa per pareggiare l'effetto. Riuniti i vertici del partito, decisero che l'unica scelta possibile per riprendere quota nei sondaggi era un tenattivo di emulazione. Questo poneva però alcuni inquietanti interrogativi:

  1. Gigi si sarebbe dovuto far colpire appositamente. Era alquanto preoccupato per il dolore, ma per il partito decise di sacrificarsi.
  2. Bisognava trovare uno abbastanza pazzo da gettare un oggetto appuntito e rischiare allo stesso tempo l'ergastolo. A votazione segreta si decise che l'aggressore sarebbe stato Biscardi.
  3. Non avendo statuette del Duomo a portata di mano si doveva decidere se: 1) dirigersi a Milano e comprarne una da un abusivo, 2) accontentarsi di qualcosa di locale. Si sarebbe deciso poi di optare per un pupazzo gigante di Babbo Natale.

Alla fine, dopo aver concluso il piano, si decise di passare all'azione. Si convocò in fretta e furia un comizio in piazza, attirandosi anche le ire del sindaco. Furono diramati immediatamene 200 inviti alla cittadinanza per partecipare. Risposero in 50, peraltro anziani che credevano di trovarsi al concerto di Franco Battiato. Fu convocato immediatamente il compositore di discorsi che, colto alla sprovvista, dovette improvvisare, inserendo nel discorso anche la ricetta della peperonata. Ma alla fine il comizio si fece. Alla conclusione,Gigi scese dal palco. L'aggressore (non più Biscardi, in quanto doveva partecipare alla trasmissione di Gene Gnocchi), fido uomo del partito, si avvicinò cautamente alla barricata finta (era fatta di cartongesso). Gigi lo guardò e cominciò a sudare freddo. L'aggressore tese il braccio per scagliare il fendente. Ma un vecchietto, vedendolo, lo colpì in mezzo alle gambe con un bastone, decorato con la testa di cervo (corna comprese). Gigi vide impotente come la calca di vecchietti si accaniva sull'aggressore, guidati dal vecchio di prima. Alla fine dovette intervenire lui nella calca, prendendosi molti pugni. Risultato della manifestazione: per il finto aggressore 60 gg di prognosi, per il vecchietto invece nomina come capo della scorta di Berlusconi.

venerdì 18 dicembre 2009

Il satyricon III: il partito dell'amore

Sandro non poteva credere alle sue orecchie. Bisognava cambiare ed essere più buoni. Erano queste le parole di Berlusconi. Bisognava creare un vero e proprio partito dell'amore. Insomma bisognava cambiare tutto. Tutto quello che vide nei giorni successivi lo lasciò senza parole. Molti suoi parlamentari si recavano ai banchi dell'opposizione con una mela e la regalavano a ogni deputato e senatore. Sentì anche qualcuno che diceva di aver sentito che era stata regalata a Di Pietro una mela di plastica ricoperta di vinavil. Ma non ci pensò: il nuovo partito dell'amore non poteva fare questo. Inoltre notò con molta sorpresa come nei dibattiti molti dicessero :"Caro deputato, ti volgio bene come un fratello e hai perfettamente ragione" oppure:"Carissimo senatore, ti stimo e ti apprezzo come un amico e condivido quanto hai detto". Alcuni maligni dicevano che qualcuno aveva detto a Di Pietro: "Gradisco le tue opinioni come una supposta gigante e ti stimo come se fossi il mio comodino". Ma Sandro non diede retta a queste malevoci: il suo era il partito dell'amore. Anche il clima politico era più pacato: tutti elogiavano i loro colleghi dell'opposizione e non perdevano tempo per tesserne le lodi. Le solite note stonate però continuavano a dire che a Di Pietro avessero detto :"Parli bene l'italiano quanto una scimmia bendata sa risolvere un equazione di secondo grado". Ma il partito dell'amore non avrebbe mai potuto farlo. E si tranquillizzò.

martedì 15 dicembre 2009

Il satyricon II: commiato

Maurizio, sentita la notizia, non stava più in piedi: Berlusconi era stato attaccato. Chiamò Paolo e disse :" Whè, Paolo! Non sai mica dove hanno portato il Presidente?"."Mi pare al San Raffaele. Ma la situazione è tragica, Maurizio, molto tragica. E non so neanche come sta, perchè non gli sto vicino. Ti rendi conto :se tira le cuoia siamo col culo a terra. Col culo a terra! Capito?!". Lui cercò di consolarlo ma si rendeva conto che la situazione era effettivamente seria e veramente brutta. Riprese fiato e disse:" Tu sei lì già?"."Si, sono qui da 20 minuti". "Aspetta allora- disse- arrivo". Prese la macchina e si diresse velocemente all'ospedale. Ma nella sua mente si fece largo immediatamente una idea mostruosa: nel caso dell'impensabile, sarebbe dovuto passare con il Pd. "Il Pd" pensò. Cioè i comunisti quelli che fino a poco tempo prima erano i nemici. All'ospedale trovò Paolo e Fabrizio in attesa sulla porta. Guardò Fabrizio in faccia e pensò:" Minchia, questo non lo posso proprio vedere, c'ha la stessa faccia di cazzo dell'imperatore di Star Wars!".
Fece buon viso a cattivo gioco e disse :" Ciao Paolo, salve onorevole!". Fabrizio lo salutò distrattamente. Paolo e Maurizio cominciarono a discutere: " Il Presidente? Come sta?". "Mah, non lo sappiamo, i medici se lo tengono e noi non sappiamo niente. Maurizio, io ci ho pensato: se quel nano tira le cuoia, qualsiasi cosa abbia, non voglio finire con lui nella fossa. Siamo fregati, capisci! Bisogna trovare un altro partito e cercare di rimanere a galla. Tu ci hai pensato?". " Si- disse Maurizio- ci ho pensato, forse vado con il Pd: insomma, non gli ho mai attaccati tanto e poi conosco il figlio del cugino del sottosegretario generale del distretto di Latina.". "Beato te! Se quel parrucchino ambulante muore lo sai con chi dovrei andare a finire, sempre se mi vogliono?". Maurizio disse no. "Andrò a finire con Di Pietro. Dopo tutto che gli ho detto...". Il dottore uscì però in quel momento e disse:" Signori onorevoli. Niente paura, il Premier sta bene." Tutti tirarono un sospiro di sollievo e Maurizio pensò:"La prossima volta sarà meglio farsi trovare pronti".

lunedì 14 dicembre 2009

Il satyricon: attentato

Emilio si avviò velocemente per le scale: la notizia era incredibile e doveva pubblicarla subito al tg straordinario. Berlusconi era stato attaccato. Non appena fu arrivato al suo camerino, chiese al suo schiavetto:"Cosa sappiamo precisamente dell'attenato?"."Sembra che sia stato colpito con una statuetta appuntita del Duomo da uno squilibrato-disse- e sembra abbia un bel po' di ferite sulla faccia". Emilio sembrò alquanto deluso:"Tutto qui? Un graffio e qualche dente rotto? Nessun braccio staccato o qualche occhi pendente o qualche tentativo di scalpo?". Lo schiavettò disse di no. "Dovrò pensarci io, allora- disse- come al solito". Il tg partì ed Emilio tutto truccato e ben vestito improvvisò lanciando in aria i fogli:"Attentato !!!!". "Il presidente del Consiglio, mentre a Milano distribuiva doni natalizi in anticipo di due settimane a orfanelli e ex-comunisti, è stato sfigurato da un oggetto contundente lanciato da uno squlibrato. Secondo stime iniziali, l'oggetto sarebbe una copia in pietra del faldone del processo Mills di 12534 pagine a cui non sarebbero stati tolti e levigati gli spigoli vivi, mentre l'attentatore sembra essere un giudice battente bandiera dell'Unione Sovietica di Cernusco sul Naviglio, che appena preso avrebbe esclamato"Tutti i poteri ai soviet dell' hinterland". Berlusconi sarebbe stato poi soccorso dall'arcangelo Bondi e portato i volo al San Raffaele. Ricordiamo che a causa della precarietà delle notizie, ci potrebbero essere delle piccolo sviste nel racconto. Ma siamo quasi sicuri qui alla redazione che sia andata così". Emilio finì qui e pensò :"Però! Ci so ancora fare!"

Avviso politico speciale

Il blog e la redazione, continuandosi a dichiarare fermamente in dissenso con le politiche berlusconiane, non possono tuttavia esimersi dal deprecare la violenza dell'atto occorso al Presidente del Consiglio. Ribadiamo ciononostante che il clima d'odio nel Paese, al di là del gesto, compiuto probabilmente da uno squilibrato, è da attribuire a Berlusconi stesso e alla sua maggioranza, che continua ad attaccare costantemente la Repubblica Italiana. Chi è cagion del suo male pianga se stesso. (scherzetto per la foto!)

domenica 15 novembre 2009

La moralità ai tempi di Giuseppe Di Vittorio

La lettera qui riportata è stata scritta da Giuseppe di Vittorio alla vigilia di Natale del 1920. Nonostante la povertà della sua condizione sociale, il celebre sindacalista rifiutò un cesto di doni dal conte Pavoncelli inquanto poteva essere scambiato come tentativo di corruzione. Qui sotto riportiamo la lettera, come monito di moralità per i politici attuali.
"LA FALCE"COOPERATIVA ANONIMA DI PRODUZIONE E LAVOROFra Contadini - Muratori ed affini smobilitati- CERIGNOLA- li 24 Dicembre 1920 Egregio Sig. Preziuso. In mia assenza, la mia signora ha ricevuto quel po' di ben di Dio che mi ha mandato. Io apprezzo al sommo grado la gentilezza del pensiero del suo Principale ed il nobile sentimento di disinteressata e superiore cortesia cui si e' certamente ispirato. Ma io sono un uomo politico attivo, un militante. E si sa che la politica ha delle esigenze crudeli, talvolta brutali anche perche' - in gran parte - e' fatta di esagerazioni e di insinuazioni, specialmente in un ambiente - come il nostro - ghiotto di pettegolezzi piu' o meno piccanti. Io, Lei ed il Principale, siamo convinti della nostra personale onesta' ma per la mia situazione politica non basta l'intima coscienza della propria onesta'. E' necessaria - e Lei lo intende - anche l'onesta' esteriore. Se sul nulla si sono ricamati pettegolezzi repugnanti ad ogni coscienza di galantuomo, su d'una cortesia - sia pure nobilissima come quella in parola - si ricamerebbe chi sa che cosa. Si che, io, a preventiva tutela della mia dignita' politica e del buon nome di Giuseppe Pavoncelli, che stimo moltissimo come galantuomo, come studioso e come laborioso, sono costretto a non accettare il regalo, il cui solo pensiero mi e' di pieno gradimento. Vorrei spiegarmi piu' lungamente per dimostrarle e convincerla che la mia non e', non vuol essere superbia, ma credo di essere stato gia' chiaro. Il resto s'intuisce. Percio' La prego di mandare qualcuno, possibilmente la stessa persona, a ritirare gli oggetti portati. Ringrazio di cuore Lei ed il Principale e distintamente per gli auguri alla mia Signora. Dev.moGiuseppe Di Vittorio

giovedì 12 novembre 2009

Vincitore del Premio Marco's blogONE di novembre: il WWF

Questo mese il premio del blog va al WWF per il suo costante impegno nella salvaguradia della fauna e della flora selvatica in via di estinzione. Un grazie di cuore a quanti si impegnano con questa organizzazione.

sabato 7 novembre 2009

Dichiarazioni dei redditi 2005: ecco quanto i vip dicono di guadagnare

Bisogna ricordare che si tratta dei redditi percepiti nel 2005 e dichiarati nel 2006 con nome, reddito dichiarato e imposta pagata: la differenza dà il reddito netto. Non sono conteggiati, naturalmente altri tipi di reddito come quelli provenienti da azioni o altri titoli (obbligazioni, Bot, Cct, fondi) per i quali c’è una differente tassazione e non vanno denunciati nella dichiarazione dei redditi A Abete Luigi 661.445 275.811 Acampora Giovanni 1.813.302 770.524 Accorsi Stefano 155.183 57.296 Adinolfi Mario 8.342 1.919 Albertazzi Giorgio 460.485 289.367 Alberti Barbara 99.508 34.079 Amendola Claudio 1.862.286 790.901 Amendola Gianfranco 171.891 64.981 Ammaniti Niccolò 408.009 162.694 Angiolini Ambra 141.344 51.778 Angioni Franco 261.341 86.214 Anselmi Giulio Enrico 278.366 109.994 Aquilani Alberto 411.973 167.828 Arbore Lorenzo 1.036.407 434.471 Arcuri Manuela 167.427 62.107 Arena Raffaele 342.585 138.702 Argento Dario 123.414 42.039 Armani Giorgio 44.963.206 19.324.096 Aspesi Natalia 375.862 151.802 Augias Corrado 481.379 198.383 B Baglioni Claudio 1.407.932 595.736 Baldassarre Antonio 371.538 151.151 Barbareschi Luca 504.307 207.598 Barbarossa Luca 46.269 11.613 Barilla Luca 1.472.549 624.341 Bassolino Antonio 144.757 53.636 Beck Heinz 99.279 33.340 Belleri Giuseppe 187.546 69.045 Belpietro Maurizio 601.810 249.992 Benetton Luciano 1.635.722 694.750 Benigni Roberto 3.580.995 1.529.708 Beretta Maurizio 577.251 237.699 Berlinguer Biancamaria 97.059 33.243 Berlusconi Marina 6.265.497 2.684.936 Berlusconi Silvio 28.033.122 12.038.818 Bernabè Franco 2.083.075 884.268 Bernabei Ettore 185.609 71.202 Bernabei Matilde 247.523 97.394 Bertelli Patrizio 5.175.898 2.216.154 Bettega Roberto 1.235.235 522.201 Bevilacqua Alberto 188.107 71.029 Biancheri Chiappori 562.500 232.951 Bignardi Daria 572.760 237.335 Biscardi Aldo 786.211 329.066 Bisio Claudio 2.299.611 974.608 Boglione Marco 752.240 314.757 Bolaffi Alberto 1.040.954 439.000 Bollino Carlo Andrea 226.937 88.379 Bombassei Alberto 112.873 39.688 Bompiani Adriano 160.424 60.280 Bonanni Raffaele 71.593 21.785 Bonelli F. Nicola 10.944.168 4.689.983 Bonetti Fabio 577.001 238.708 Boniek Zbigniew 96.154 32.768 Bonifaci Domenico 552.426 222.804 Bonito Oliva Achille 428.476 175.210 Bonolis Paolo 3.860.759 1.650.651 Bonsignore Vito 1.852.219 785.270 Borghese Alessandra 12.765 2.935 Borgna Giovanni 186.631 70.691 Borrelli Francesco Saverio 153.353 57.065 Bova Raoul 621.706 258.179 Bracco Diana 2.942.588 1.255.211 Brachino Claudio 163.007 60.837 Branca Giuseppe 1.292.140 545.112 Brancoli Rodolfo 105.363 36.373 Braschi Nicoletta 1.699.365 717.392 Briglia Roberto 999.988 419.326 Brindani Umberto 499.569 205.806 Britti Alessandro 238.584 93.981 Busi Maria Luisa 102.004 35.251 Buy Margherita 113.925 37.945 C Cairo Urbano 1.009.654 425.377 Calabrese Pietro 716.760 299.352 Caltagirone Azzurra 320.274 129.108 Caltagirone Francesco 1.566.682 664.738 Camilleri Andrea 1.492.453 629.886 Camoranesi Mauro 3.815.603 1.631.983 Campedelli Luca 90.937 30.739 Canalis Elisabetta 377.504 152.939 Canzio Mario 308.345 122.398 Capello Fabio 7.615.117 3.263.393 Caracciolo Marella 1.065.113 449.389 Cardia Lamberto 643.850 265.325 Carelli Emilio 450.459 179.183 Carnevale Corrado 192.112 73.987 Carretta Raffaela 125.330 43.758 Cavalli Roberto 1.516.908 641.540 Cenci Tomaso 948.489 399.113 Chiambretti Piero 457.617 188.165 Chiomenti Filippo 161.309 59.025 Cimminelli Francesco 1.313.701 556.281 Colao Vittorio 1.471.049 621.421 Colombo Gherardo 146.756 51.203 Confalonieri Fedele 4.482.521 1.916.240 Conti Carlo 988.640 413.471 Costacurta Alessandro 2.362.872 1.007.134 Costanzo Maurizio 4.290.152 1.833.121 Cremonini Cesare 3.300.461 32.299 D Dalla Lucio 1.322.070 556.025 D’Amato Antonio 2.804.210 1.196.166 Davids Edgar 5.636.720 2.415.179 De Benedetti Carlo 3.301.803 1.405.197 De Filippi Maria 3.986.027 1.702.617 De Rossi Daniele 2.148.030 914.798 Del Debbio Paolo 647.809 267.968 Del Piero Alessandro 9.253.388 3.968.898 Del Vecchio Leonardo 4.584.618 1.962.776 Di Molfetta Molfetta 718.905 299.875 Dolce Domenico 29.708.241 12.760.958 Domenici Leonardo 159.944 59.406 Donadoni Roberto 416.390 169.771 Doni Cristiano 1.381.716 585.001 Donizzetti Mario 84.279 28.032 E Eco Umberto 2.128.419 906.213 Elkann John 1.993.528 848.562 Erede Sergio 11.695.427 5.019.051 F Fabiani Alessia 99.495 32.900 Faissola Corrado 1.471.576 620.284 Feltri Vittorio 589.726 244.972 Ferilli Sabrina 423.829 172.811 Ferrante Bruno 96.344 32.719 Ferrara Ciro 2.130.637 904.194 Ferro Tiziano 1.169.805 492.720 Fiacchini (Zero) Renato 785.001 328.240 G Gabbana Stefano 29.651.255 12.734.013 Galateri Gabriele 2.358.469 998.377 Gattermayer Michela 180.629 69.060 Gattuso Gennaro 5.085.161 2.177.598 Gianni Francesco 6.600.393 2.828.816 Giorgianni Elvira 193.090 74.067 Gnocchi Laura 268.901 106.160 Gori Giorgio 414.534 169.264 Grande Stevens 6.812.512 2.919.817 Grasso Aldo 216.145 83.476 Greggio Ezio 1.532.368 650.308 Grillo Giuseppe 4.272.591 1.823.010 Grippo Eugenio 1.499.228 635.381 H Hamaui Daniella 365.235 148.070 I Insinna Flavio 367.595 149.211 Inzaghi Simone 2.541.844 1.078.560 L La Rosa Anna 329.588 131.385 Lambertucci Rosanna 96.653 88.265 Laporta Gabriele 211.833 81.699 Laregina Adriano 189.377 69.243 Latella Maria 277.386 110.180 Lazzaro Tullio 172.277 65.125 Ligabue Luciano 792.243 331.765 Lippi Marcello 1.905.427 810.458 Littizzetto Luciana 1.824.084 775.441 M Magnini Filippo 121.220 47.595 Maldini Paolo 9.287.636 3.984.779 Mannheimer Renato 180.588 66.179 Marcegaglia Emma 238.198 74.648 Marchetti Piergaetano 3.795.906 1.621.365 Marinella Maurizio 142.964 52.456 Mauro Ezio 463.695 180.925 Mazzoni Alberto 1.346.851 570.421 Mazzuca Giancarlo 221.362 84.550 Mieli Paolo 689.437 286.513 Moggi Luciano 2.356.659 1.003.815 Montanari Vera 616.014 253.674 Montero Paolo 3.532.203 1.510.237 Moratti Massimo 19.973.080 8.578.248 Moretti Giovanni 71.843 23.006 Mosca Monica 122.447 44.042 Muccino Gabriele 28.389 3.492 Muccino Silvio 269.290 107.007 N Napoletano Roberto 336.165 135.012 Nardulli Giovanni 1.935.819 817.172 Natuzzi Pasquale 481.589 178.778 Negri-Clementi Antonia 142.104 51.054 Negri-Clementi Gianfranco 3.081.292 1.313.953 O Olivera Da Rosa Ruben 1.746.023 742.064 Orfeo Mario 229.802 89.960 Oriali Gabriele 1.318.760 558.052 P Padellaro Antonio 211.793 81.938 Papetti Roberto 158.066 59.358 Patruno Pasquale 139.333 51.303 Pedersoli Alessandro 3.236.064 1.380.855 Pedersoli Antonio 1.897.370 806.785 Pedersoli (Bud Spencer) Carlo 2.716.573 1.158.781 Pedersoli Giovanni 933.081 388.802 Pesenti Pigna 758.655 317.612 Prada Bianchi 5.128.995 2.195.464 Punzo Giovanni 7.406.524 3.175.555 R Rivera Giovanni 204.987 77.402 Romagna Manoja 226.510 87.569 Romano Massimo 166.101 57.382 Rossella Carlo 808.358 338.879 Rossi Guido 3.064.091 1.308.618 Rosso Renzo 20.278.343 8.709.855 S Saccà Agostino 617.029 256.549 Santoro Michele 118.752 42.146 Sanzotta Giuseppe 151.563 56.562 Saravalle Alberto 2.145.008 907.100 Savino Nicola 201.647 75.995 Scalfari Eugenio 418.585 171.382 Scavolini Valter 567.546 235.435 Seghetti Roberto 103.393 35.604 Sgarbi Elisabetta 141.938 50.678 Signorini Alfonso 410.687 164.943 Spinelli Aldo 567.399 235.296 Sutti Alfredo 1.850.299 784.959 Sutti Stefano 244.646 96.510 T Tatangelo Anna 47.133 13.745 Thuram Julien 7.582.195 3.251.618 Toffoletto Alberto 1.131.572 475.442 Toffoletto Franco 784.224 327.745 Tonucci Mario 1.046.730 439.282 Totti Francesco 10.085.431 4.327.880 Travaglio Marco 282.280 111.982 Trezeguet David 9.256.416 3.971.533 Tronchetti Provera Marco 8.159.500 3.495.588 V Vaccari Lanfranco 269.679 107.197 Vallino Fiorenza 202.590 78.504 Ventura Simona 1.977.193 710.727 Veronesi Alessandro 64.011 20.234 Veronesi Umberto 1.784.502 749.024 Versace Donatella 2.208.865 922.063 Versace Santo 1.811.807 769.816 Vieri Christian 22.428.956 9.635.596 Visco Vincenzo 130.394 42.245 Vitagliano Costantino 463.785 189.886

Il ricco decaduto

In questo post, così tanto per divertirci, daremo un'occhiata alla dichiarazione dei redditi dell'uomo più ricco d'Italia (almeno secondo quanto è stato denuncia al fisco), cioè Silvio Berlusconi. Allora, cominciamo: nel 2005 l'allora premier dichiarò a fine anno un patrimonio di quasi 28 mln di €. Inutile dire che la cifra è considerevole. Ma quello che accadrà nei due anni successivi ha dell'incredibile. Dopo aver perso le elezioni del 2006, alla fine di quell'anno Berlusconi dichiarò un capitale di, udite udite, ben 139.245.570 €, il quintuplo di quanto dichiarato l'anno prima. Tutti sapevamo che Berlusconi era sicuramente un ottimo uomo d'affari, ma fino al punto di aumentare esponenzialmente la sua fortuna proprio non ce lo aspettavamo! Il seguito della vicenda vedrà, però, una caduta rovinosa del Cavaliere. Nel 2007, sotto la presidenza Prodi, l'allora capo dell'opposizione dichiarò al fisco (nonostante fosse la Sinistra al potere) 14.532.538 €, cioè la metà del 2005 e un decimo dell'anno precedente. Insomma, in poco di 365 giorni la sua fortuna sembra essersi volatilizzata, ma dove non si sa di preciso(prestanome?, aziende?, figli?, moglie?).Nello stesso periodo però a fare fortuna è un ex-comunista, Walter Veltroni, che arriva a dichiarare al fisco 400.000 €. Ma a ben guardare il modulo sembra che l'ex-segretario non abbia denunciao il possesso nè di automobili e nemmeno di una casa.

venerdì 6 novembre 2009

Trivia Simpson: chi di loro non si è mai sposato?

La risposta esatta (data dal 38% dei votanti) è Boe. Infatti tutti gli altri sono stati sposati. Il reverendo Timothy Lovejoy è coniugato da molti anni con la moglie Helen. Telespalla Bob (al secolo Robert Terwilliger) è stato sposato con Selma Bouvier, sorella di Marge, che ha tentato poi di uccidere. Anche Bart è stato sposato per breve tempo con un ragazzina della sua età, scappando in un stato estero per non farsi scoprire.

lunedì 2 novembre 2009

Omaggio ad Alda Merini (1931-2009)

« Non cercate di prendere i poeti perché vi scapperanno tra le dita » (Alda Merini)

sabato 31 ottobre 2009

LUM : Libera Università dei Mascalzoni

Sono recentemente stato ad ascoltare una conferanza che vedeva la presenza di Michele Emiliano, sindaco di Bari, il professor Spanger, famoso costituzionalista, e il giornalista di SKY Tg24 Piero Ancona. Il dibattito, che verteva sulla missione "Arcobaleno",ha avuto luogo alla LUM, Libera Università del Mediterraneo, con sede a Casamassima (BA). Il dibattito ha quindi visto l'intervento dei professori del posto e anche degli iscritti, sia all'inizio sia alla fine degli interventi degli ospiti. Tutti gli apparteneti all'università ne magnificavano il luogo, definendolo il posto ideale nel quale proseguire gli studi. Ma a ben guardare tutti questi avevano macchinone faraoniche (BMW, Audi, Mercedes), il che sottolineava una loro condizione agiata. Questa supposizione poi mi è stata confermata dal prezzo annuo richiesto per la partecipazione alle lezioni: oltre 4000€!!! Inoltre un'altra mia supposizione è stata confermata:parlando con uno degli studenti, questo ha ammesso che lì non si studia perniente. Isomma è una università di veri e propri mascalzoni, che peraltro percepiscono molti soldi pubblici.

L'Enel e la truffa dell'abbonato

Enel Energia ha recentemente inviato ai suoi clienti, quantomeno possessori di un contratto di fornitura di enegia elettrica, una nuova card. Il foglio illustrativo annesso garantisce stupendi vantaggi: con questa si possono fare piccole commissioni, utilizzarla come carta di credito nelle aree di servizio autostradali e persino ricaricare il traffico telefonico. Indubbiamente tutto ciò è stato scritto è vero, ma c'è un piccolo particolare: questa card costa 14€ annui, esclusi dall'abbonamento, ed è inviata automaticamente, che voi la richiediate o no. Potete al massimo, solo dopo averla ricevuta, fare un lungo giro di telefonate per mettervi in contatto con gli apposti uffici. A quel punto, tramite e-mai o raccomandata postale, potrete spedire la card (che pare debba essere fatta a metà!) insieme a una vostra richiesta di disdetta. E non è neanche sicuro che l'accettino.

mercoledì 28 ottobre 2009

La politica del "si capisce poco"

Ieri ho seguito molto difficilmente la trasmissione di Giovanni Floris (o di Fazio, come La Russa si ostinava a chiamarlo). Veramente! E' stata la puntata più difficile da capire tra quelle che io ho visto. Credo che il ritornello ripetuto a stretto giro da La Russa, Alfano, Rosy Bindi e da Concita De Gregorio riassuma al meglio lo spirito della serata :"Si capisce poco!". Ma mentre loro lo riferivano alle battute ermetiche, e spesso idiote, di alcuni, io lo riferisco ad alcuni punti che emergono costantemente nella politica, non solo quello di ieri sera: il primo è il costante imbarbarimento della politica sia nei costumi sia nel gergo (ecco perchè il caso Marrazzo mi sembra alquanto marginale); il secondo afferisce all'evoluzione della politica di questi anni che è sfociata nello scontro tra partiti, non più tra le idee di partito (quello è bello perchè è di destra, quello è brutto perchè e di sinistra: ma perchè è brutto? non lo dice nessuno); il terzo dipende dal costante distacco dell'informazione pubblica dalla politica, per cui si arriva a conoscenza sempre meno di quello che si approva alla Camera e al Senato.
Ecco perchè mi interessa poco di chi vince, mi interessa di più di chi parla bene e di chi agisce almeno altrettanto bene. Se poi a parlare è Berlusconi per mezz'ora ininterrotta attaccando tutto e tutti, allora l'importante è che agisca solamente. Io personalmente mi sono stufato.

martedì 27 ottobre 2009

Giornalismo: quando la parte politica non era un problema

(Ecco alcuni dei principali filosofi rappresentiti sul libro “I simpson e la Filosofia” edito da ISBN edizioni. In basso (da sinistra) : Immanuel Kant, Karl Marx, Roland Barthes, Michel Foucault In alto (da sinistra) : Socrate, Ludwing Wittgenstein, Jean-Paul Sartre, Friedrich Nietzsche) Oggi, guardandoci intorno, vediamo giornalisti sostanzialmente legati a doppio filo con la politica: Belpietro, Feltri, Sansonetti, un pochino Ezio Mauro... Insomma, il giornalismo è la politica e la politica è il giornalismo. Ma è sempre stato così? La risposta è ovviamente no. Anzi i giornalisti erano accusati (e tranne in Italia, sono ancora accusati) di essere troppo liberi e per questo troppo critici nei confronti del potere politico. Nello Stivale invece tutto va al contrario e per questo sembrano lontanissimi i tempi in cui i giornalisti erano persino filosofi e, grazie al loro pensiero libero, rendevano liberi anche i lettori. All'epoca l'appartenza politica non era un problema poichè non esistevano democrazie e solo allora sorgevano le idee di Stato più vicine a noi: vedevano la luce le tesi sulle democrazie liberali, rappresentative, sulle autarchie, sulle forme di autogoverno, ecc.... I filosofi si impegnavano perciò nel formare una mente critica tale da puntare a quelle forme di Stato, anche con la rivoluzione violenta. Non a caso, all'epoca, la direzione dei giornali era affidata a personalità quali Marx ed Hegel, che ci appaiono lontane anni-luce. Eppure sul loro esempio si sono formati i giornali moderni. Pensare cosa saranno i giornali che si ispirano a Feltri e Belpietro... ai posteri l'ardua sentenza (Alessandro Manzoni, Il Cinque Maggio).

lunedì 26 ottobre 2009

Il Pd volta pagina con Bersani, ovvero ritorna al passato

Con il 50% dei voti, abbondandemente superati, Pierluigi Bersani è il nuovo segretario del Pd; sconfitti Dario Franceschini e Ignazio Marino.
Ma quali vantaggi coglierà il Pd con questa elezione? Praticamente nulla; la segreteria del partito non sembra altro che una eterna staffetta in cui ognuno parte, prende e lascia. Quale è stata allora la praticità di questa elezione? Di fatto nessuna, perchè ognuno dei candidati, per un motivo o per l'altro, avrebbe potuto fare ben poco se fosse stato eletto. Franceschini è un leader troppo timido e rinunciatario, quasi sulla stessa linea di Veltroni, che soppesa fino all'inverosimile ogni suo possibile commento. Marino invece è stato la sorpresa del congresso, ma alle sue buone idee non è corrisposto il sostegno del suo partito; troppe posizioni ambigue e giudizi contrastanti sulla sua figura. E Bersani? Con il nuovo leader del Pd si avrebbe pragmatismo ma si potrebbe teoricamente tornare indietro, talmente indietro da rivedere i tempi del Pc, di cui Bersani è un fedele della prima ora. Ma questo allora significherebbe un passo indietro anche dal punto di vista delle idee e delle proposte? Probabilmente si, ma chissà, fino a quello momento ci potrebbero essere state nuove primarie...

sabato 24 ottobre 2009

Il caso Marrazzo e la moralità non richiesta

Il governatore del Lazio Marrazzo, in attesa di dimettersi, si autosospende. La questione morale riesplode in tutta la sua gravità. Ma, a ben vedere, nessuno ha richiesto le sue dimissioni, nessuno si è sognato di sfiorarlo per la vicenda a sfondo sessuale che lo riguarda: questa peraltro sembra essere stata creata ad hoc da quattro carabinieri, che sono stati arrestati dai loro stessi colleghi. Quindi nessuno ha richiesto le sue dimissioni eppure lui le ha date. Questo comportamento non si capisce, visto anche che Marrazzo è considerato uno dei migliori Governatori del Lazio, almeno dal punto di vista morale. Come al solito il PDL grida allo scandalo e chiede nuove elezioni (ma guai se fosse l'opposizione a chiederle, sarebbe chiara attività sovversiva!). Insomma niente di nuovo sotto il sole tranne lo scalpore per delle dimissioni troppo rapide e senza contestazioni del PD.

Avviso politico n°2

Vedo con soddisfazione che in molti avete già risposto positivamente sul forum (dell'Homerata, però) alla nuova riapertura del blog. Ringrazio quanti ancora seguono le iniziative intraprese.

Devo ancora notare con rassegnazione che altri forum si mostrano alquanto cretini da questo punto di vista: non tanto perchè non aderiscono (in quanto io non posso costringere nessuno a seguire il blog) ma quanto perchè criticano senza conoscere (il che non li fa onore).

venerdì 23 ottobre 2009

La democrazia italiana: tutta forma, niente sostanza

Inutile dirlo: in Italia la democrazia va scomparendo. Ma non si tratta di quella che ricerchiamo nelle istituzioni politiche (la rappresentanza in Parlamento), ma più che altro di quella che non riusciamo a raggiungere nel piano sociale e economico. Come diceva Norberto Bobbio, di cui nel 2009 ricadono i cent'anni dalla nascita, la democraticizzazione di uno stato non è la proclamazione della democrazia (quindi non equivale a dire "la sua forma è democratica o totalitaria?") ma risulta uguale all'estensione della stessa in ogni parte della società civile e delle istituzioni politiche e economiche ( cioè ci si chiede "in quello stato c'è democrazia diffusa nelle scuole, nelle fabbriche, nei pronti soccorso,nel mercato, ecc.?"). Se lo stato è una democrazia solo sulla carta e, di conseguenza, regnano ancora il clientelismo e il nepotismo, allora quella è una democrazia formale; ma, al contrario, se regna l'uguaglianza all'interno di tutta la società, allora si tratta di una democrazia sostanziale. Inutile dire che l'Italia rischia di perdere entrambe le forme.

domenica 18 ottobre 2009

L'editoriale: il partito di Repubblica e altre contraddizioni del giornalismo italiano

Berlusconi ha recentemente attaccato Repubblica, rea, a suo dire, di aver cominato una serie di domande indecenti. Ma, da chè mondo è mondo, fare domande non è mai stato un reato. Non la pensa così il premier, che ha a quel punto deciso di intentare una causa civile.
Berlusconi si difende chiamando in causa il patron di Repubblica, Carlo De Benedetti, accusandolo di essere, così come il Presidente della Repubblica e la Corte Costituzionale, un comunista golpista, e di aver quindi trasformato il suo giornale in un vero e proprio organo di partito.
Ma a ben vedere, Berlusconi detiene e utilizza come organi di partito le sue tre reti personali, i suoi giornali e in special modo Libero, ora alla direzione di Maurizio Belpietro, e il Giornale, nelle mani dell'ottimo Feltri. Su questa carta stampata le notizie vere sono sempre diluite con estemismo e con informazioni su strani orientamenti sessuali degli interessati, che spesso neanche loro immaginavano.
La Repubblica grida allo scandalo, anche perchè viene attaccata gratuitamente dal Corriere della Sera, in un modo talmente stano e sospetto che in molti si sono ben guardati dal trattare. Insomma il motto è : non ho visto niente e non dico niente . Il giornale di Scalfari quindi si vorrebbe chiamare fuori dalla mischia, ma lo stesso direttore, offrendo un argomentezione d'oro ai berlusconiani, si intromette nelle primarie del Pd appoggiando una mozione, in suo onore definita lodo Scalfari, che vorrebbe eliminare il ballottaggio, nel caso in cui nessuno dei candidati raggiunga il 50% dei voti, suscitando le ire di Ignazio Marino che afferma :"Non si possono cambiare le regole a gara iniziata". Insomma il parapiglia non vede la fine: in tutto ciò nessun europeo o americano riconoscerebbe un minimo di informazione vera, autentica e fuori dalle parti. Ecco perchè l'unico vero giornale indipendente italiano, "Il fatto quotidiano" di Marco Travaglio, non viene citato in nessuna trasmisione: perchè non appartiene, ancora, ad ideologie di sorta. Scrivo "ancora" perchè la storia è volubile e imprevedibile, sempre.

La diossina e altri veleni: la pandemia di cui nessuno parla

In questi mesi siamo tutti molto preoccupati per la nuova influenza A del tipo H1/N1, talmente potente non solo da fare meno morti di una comune influenza stagionale ma persino meno contagiati. Peraltro, con nostro profondo imbarazzo, hanno anche arruolato Topo Gigio come testimonial per la campagna di prevenzione contro il virus. Abbiamo tutti visto in tv le immagini del primo medico a Milano, che volontariamente ha deciso di somministrarsi la prima dose, in Italia, del vaccino contro l'influenza suina. E ovviamente tutto ciò tramite le sempre gradite riprese di Mamma Rai.
Ma, a parte queste pandemie al momento inesistenti, ci sono vere e proprie pandemie silenziose di cui nessuno parla. Tra queste la più grave è quella che affligge la zona di Taranto, dove i fumi dell'Italsider stanno uccidendo lentamente, con tumori vari, buona parte della popolazione, con un'incidenza di molto superiore alla norma. Inoltre le neomadri vengono caldamente consigliate di non allatare al seno i bambini perchè il loro latte contiene diossina. E neanche i capi di bestiame sono risparmiati: negli ultimi mesi l'Asl locale ha decretato l'abbattimento di centinaia di capi infetti.
E intanto continuiamo a guardare con diffidenza il maiale.

sabato 19 settembre 2009

Tg1: necrologio commemorativo e canale di sfilate

Non c'è più religione, neanche nel il Tg1. Ogni volta che lo guardo non riesco a trovare una sola notizia che valga la pena ascoltare. E' una macchina orribile: si nutre di stragi e vomita servizi futili e di poca importanza. E la gente ne è comunque ammaliata. Non riesce a togliere gli occhi di dosso al televisore, pensando che quello che stanno vedendo sia un telegiornale normale: ma ovviamente non è così. Lo si nota già guardando un volto abbastanza noto del settore: Paolo Di Giannantonio, un'uomo che per tutte le gaffe fatte avrebbe meritato il licenziamento almeno una dozzina di volte. Ma questo genere di informazione , con questo genere di servizi e questo genere di conduttori è proprio quello che lo Squalo (così viene soprannominato Augusto Minzolini) ama nel suo palinsesto: tette e cagnolini, ricordano quello che scrisse Michele Serra su Venerdì di Repubblica. "E' questo il nuovo modello che bussa alle porte della Rai": oggi diremmo "parole sante".

martedì 15 settembre 2009

Trivia Simpson: quali di queste cose Boe non ha mai fatto?

Incredibile ma vero, tutti avete dato la risposta esatta!!! Mi complimento con voi, perchè avete dimostrato di essere veri esperti, affermando che Boe non ha mai coltivato funghi allucinogeni!
Alla prossima

domenica 13 settembre 2009

Scuola: aumenta il tempo pieno, ma per gli insegnanti

Alcuni giorni fa la Ministra Gelmini, trionfante, affermava che la sua riforma scolastica ha già riportatato un enorme risultato: infatti grazie al maestro prevalente (ma non era unico?!) il tempo pieno non solo è diminuito ma è persino aumentato. Inoltre è stato garantito a tutti i supplenti annuali (cioè i precari annuali) un anno di paga, come se lavorassero.
A vedere così la situazione sembrerebbe che la riforma abbia effettivamente portato a dei progressi, ma è veramente così?
Esaminiamo il primo punto, e cioè l'aumento del tempo pieno: questo è effettivamente aumentato, ma per merito dei genitori che lo hanno richiesto per i loro figli. La riforma in sè per sè ne avrebbe dovuto prevedere l'abbattimento, ma invece, sull'onda delle grandi proteste dello scorso anno, fu deciso di gestire l'utilizzo del tempo pieno a discrezione delle singole scuole, in base alla domanda dei genitori, con l'effetto di una grande richiesta di questo piano formativo, per la paura che la ministra si rimangiasse nuovamente la parola. Ma il guaio vero è stato fatto da un altro punto di vista: il maestro unico (unico, poichè non si parla di maestro prevalente nei fogli della riforma) non riuscirà da solo a gestire la classe e insegnare allo stesso tempo, con il risultato di diventare più che altro un baby-sitter, attento a far in modo che i bambini non si facciano male.
Il secondo punto invece riguarda la paga per i supplenti annuali: ebbene questa non è altro che il sussidio di disoccupazione che per legge deve essere dato ai supplento annuali, quindi niente di nuovo sotto il sole. Il fatto nuovo è che questo sussidio sarà esteso ad una quantità impressionante di precari, in quanto le chiamate mancate ai suddetti supplenti (e cioè i licenzamenti) sono stati 20.000. Un numero enorme che mai si era registato prima e che è dovuto alla quantità immane di cattedre tagliate per i supplenti annuali, vicino a quasi l'83%.
Il tempo pieno aumenta, quindi, ma per gli insegnanti e a casa.

sabato 12 settembre 2009

Avviso politico n°1

Oggi ho ricevuto un commento da parte di un anonimo (probabilmente un vigliacco, visto che non ha voluto neanche specificare il suo nome) che mi "invitava" a non parlare più di Berlusconi, in una maniera che non posso riferire per ovvi motivi. Se questi sono i frutti del mio lavoro, ne sono contento, perchè significa che qualcosa si sta muovendo. Buona permanenza nel blog.

Silvio Horror Picture Show

I giornalisti nuovamente attaccati, altre profezie macabre rivolte a "El Pais", visibile imbarazzo del premier spagnolo Zapatero, nuova mortificazione internazionale per l'Italia (a vedere quello che oggi scrivono i giornali esteri): tutto questo è stato Silvio Berlusconi ieri alla Maddalena, nell'incontro ufficiale con la presidenza spagnola.
Appena arrivato, in compagnia di Zapatero, invita il premier straniero a non rilasciare interviste ai giornalisti, perchè "non raccantano la verità, quindi sono cattivi". Poi incalzato dalle domande del quotidiano iberico "El Pais", arriva ad affermare che le bugie, gli inganni e i tradimenti congiurati da questo giornale lo porteranno al fallimento, scatenando l'ovvio imbarazzo nello staf spagnolo. Inoltre, non solo "El Pais", ma anche tutti gli altri quotidiani esteri, sia continentali che d'oltre Manica, vengono attaccati e accusati di voler delegittimare il governo ("The Times" scriverà l'indomani "Rome burns" ovvero "Roma brucia", per sottolineare la gravità del danno causato all'Italia a livello internazionale). Zapatero , all'uscita dalla residenza berlusconiana, ribadisce di non voler rilasciare dichiarazioni per "rispetto istituzionale" e "per cortesia", il che vuol dire: meglio che ci stiamo zitti.
Largo spazio viene anche dato alla vicenda della escort di Palazzo Grazioli: "La D'Addario rischia 18 anni di galera, se va avanti in questo modo". Poi difende pubblicamente e a petto alto (per quanto in alto possa sporgere il suo petto) che è lui, Silvio Berlusconi, "sinceramente" il miglior premier italiano da 150 anni (il che vuol dire che si ritiene anche meglio dei Borboni, visto che 150 fa non c'era l'Italia unita).
Insomma in Sardegna un Berlusconi a tutto campo che a rimediato all'Italia una delle peggiori figure a memoria d'uomo.

giovedì 10 settembre 2009

Berlusconi: il nuovo marchese del Grillo

Chi di voi ha visto "Il Marchese del Grillo", famosissimo film con Alberto Sordi, ambientato a fine '700?
Spero in molti, perchè adesso, ripensandoci, le similitudini con Berlusconi si sprecano: entrambi sono famosi per le loro avventure galanti, entrambi disprezzano il popolo (per quanto Berlusconi possa far credere il contrario) ed entrambi si sentono protetti grazie ad un'aura di potere che per il Marchese derivava dal suo status sociale, mentre per Berlusconi dalla carica che ricopre.
Direte voi lettori: questo che significa?Perchè paragonare queste due personalità?
Per un motivo molto semplice: perchè entrambe sono fittizie, cioè sono personaggi che in pubblico celano questi aspetti del loro carattere, facendo apparire tutto il contrario.
Ecco perchè Berlusconi riesce ancora ad abbagliare le folle: lui le inganna con false promesse, che si perdono nella notte dei tempi (era il 1994 e affermava:"Daremo lo stipendio alle casalinghe"). E poi proprio come il Marchese del Grillo si prende gioco della gente ingenua, la sfrutta e quando non serve più la getta via (l'ultimo caso, mi duole dirlo, è quello del compianto Mike Bongiorno, cacciato da Mediaset da un giorno all'altro). Insomma i due personaggi sono da questo punto di vista pienamente sovrapponibili, ma forse anche da un altro punto, che Berlusconi probabilmente non ammetterà mai: il motto. Perchè probabilmente entrambi guardando le folle dicono:"io so' io e voi nun siete un cazzo".

mercoledì 9 settembre 2009

E Beppe Grillo disse: contrordine!

Come voi saprete, Beppe Grillo sta ottenendo la tessera del PD per cercare di aspirare alla segreteria del partito, con il nobile intento di riportare la politica sui giusti binari. Ora, nonostante Beppe Grillo sia considerato da molti tra i migliori candidati che si siano presentati alla guida della segreteria di un partito negli ultimi 20 anni, ci sono da fare delle considerazioni.
Per cominciare Beppe Grillo ha sempre affermato di non voler assolutamente fondare un partito nè entrare in uno già esistente, in quanto sono sempre stati definiti da lui corrotti e inefficienti. Proprio su questa linea di pensiero Grillo ha lanciato le Liste Civiche a Cinque Stelle, che a suo dire avrebbero dovuto portare ad un "nuovo rinascimento"(come scitto nel suo blog). E allora perchè avviare una campagna politica per la segreteria di un partito che lui stesso ritiene più vicino a Berlusconi che a Di Pietro?
In secundis, perchè proprio il PD? Ci sono molti altri partiti che hanno idee molto più vicine alle sue (sostegno alla giustizia e salvaguardia della natura), come ad esempio IDV, Radicali e Verdi. Non sarà stato attratto dalla grandezza del partito piuttosto che dalla grandezza degli ideali?
In fine, non ha paura di tradire molti sui sostenitori andandosi ad annegare da solo nell' immenso oceano della politica italiana? Perchè proporre una nuova stategia che si basa sull'inverso di quello che ha sempre affermato e che gli ha fatto ottenere il suo consenso?
La risposta ancora non c'è e in molti, molti di più di quanto si possa credere, la aspettano.

L'editoriale: lo stato preventivo

In tutti i Paesi del mondo un Presidente del Consiglio indagato per vari reati a suo carico, tra cui corruzione e induzione alla prostituzione, si sarebbe sicuramente dimesso e la sua faccia non sarebbe apparsa per molto tempo nè su giornali nè su televisioni, solo per il grado di vergogna legato a quel personaggio.
Allora perchè in Italia Berlusconi sopravvive? La domanda se la saranno fatti in tanti ed effettivamente una risposta c'è: perchè l'Italia è l'unica democrazia (democrazia?!) del mondo in cui il governo controlla l'opinione pubblica e dove l'opinione pubblica non ha nessuna possibilità di controllare i governanti. La gente viene costantemente lasciata fuori dall'informazione pura ed equa in quanto i grandi mass-media italiani non sono mai liberi: se prendiamo ad esempio i giornali, ogni giornale per sopravvivere si affida ad un protettore politico in modo tale da rimanere sempre in piedi: osservando trasversalmente alcune testate, si noterà che L'Altro di Sansonetti è molto vicino all'area rossa della politica e da questa è sostenuto; La Repubblica, forse l'unico giornale a garantire un livello di informazione alta, è sostenuto politicamente e non solo dai gruppi anti-Berlusconiani; Avvenire e L'Osservatore Romano sono fortemente sostenuti poiticamente dagli ex-democristiani; e dulcis in fundo il Giornale e Libero sono sostenuti dai Berlusconiani, così come anche il Corriere della Sera, che fa parte del gruppo Rizzoli-Larusso, di proprietà di Berlusconi (e anche questa acquisizione le ipotesi di reato rimangono). Per quanto riguarda la televisione 5 canali su 7 appartengono di fatto a Silvio Berluscon; gli altri due (Raitre e La7) stanno trovando serie difficolta a proseguire (non a caso su La7 è stato sospeso il programma satirico di Maurizio Crozza e su Rai3 ci sono seri dubbi sulla partenza della nuova stagione di Report). L'unico porto franco dell'informazione è internet e non è un caso che i politici lo osteggino.
Insomma in Italia chi fa politica controlla che gli altri non vengano a sapere mai di quello che succede: tutto deve restare nascosto perchè la casta non sia toccata. E anche quando qualcosa filtra, si sminuisce l'accaduto o perfino si arriva a girare la notizia passando da aggressori ad aggrediti. Questo Stato è quindi preventivo: insabbia tutto prima che si possa venire a sapere. E il contollo dei mass-media è solo il primo passo.

martedì 8 settembre 2009

Omaggio a Mike Bongiorno (1924-2009)

Con lui scompare una delle figure più autorevoli della televisione... scompare un vero presentatore, sempre onesto e molto preparato, mai avido del successo o della fama personale.

Premio Marco's blogONE: gli eroi dimenticati dell'Iran

Il premio questo mese viene assegnato a tutte le persone che in giugno e luglio hanno manifestato il proprio sdegno per la rielezione truffata di Ahmadinejad come presidente iraniano. Come sempre succede ai veri eroi, che mai vanno in cerca delle luci della ribalta e della popolarità, sono stati presto dimenticati. Ecco perchè il blog gli rende omaggio con il premio di settembre.

domenica 6 settembre 2009

Si riapre!!!!

La redazione è ritornata felice e contenta dalle vacanze!!!
Dopo alcune settimane di meritato riposo, il nostro lavoro sul blog riprenderà come prima. Tra qualche giorno saranno pubblicati i primi post.
Spero che ritorniate in tanti come in passato,
Marco

martedì 28 luglio 2009

Istituzione del premio Marco's blogONE: omaggio agli eroi invisibili e dimenticati

Ho voluto fortemente questo premio affinchè molti eroi sconosciuti avessero, per quanto misero, almeno un riconoscimento o un modo per essere ricordati. Il premio verrà assegnato ogni mese ad un personaggio meritevole, che ha fatto grandi cose per il mondo. Il primo, forse il più speciale, lo dedico a tre personalità titaniche del Novecento: il Dalai Lama, Martin Luter King e il Mahatma Gandhi. Tutti loro hanno dimostrato che dalla non violenza possono derivare grandi vittorie, come l'indipendenza dell'India, la volontà di non piegre il Tibet alla dittatura cinese e la possibilità di vedere un giorno uomini di tutte le etnie insieme pacificamente.

L'exploit delle Leghe scadenti

Una volta ci fu un uomo che fondò un partito che, a suo dire, avrebbe rivoluzionato l'intera Italia: costui si chiamava e si chiama Umberto Bossi. Il suo partito, la Lega Nord, nelle sue intenzioni, avrebbe fatto finalmente qualcosa di concreto, staccando con la vecchia classe politica democristiana, comunista e fascista (così i leghisti chiamavano Alleanza Nazionale di Gianfranco Fini). Le intenzioni erano ottime, ma, a quindici anni di distanza, cosa è rimasto?
La risposta è niente: il suo è diventato un partito come tutti gli altri, con membri come tutti gli altri e i "fascisti" di AN ora sono i loro migliori alleati. Ma nonostante tutto il partito galoppa, e lo fa grazie ai soliti contentini elettorali, concessi solo per fare baccano e clamore, senza che diano risultati apprezzabili. Tra questi ci sono le celeberrime ronde padane e la xenofobia dilagante. La gente, abbagliata da tutto ciò, non presta attenzione alla colossale presa per i fondelli che sta subendo. E non se ne accorge da 15 anni. A questo punto anche i politici del Sud cominciano a chiedersi "e che è?! Siamo fessi noi?" e, prendendo spunto da una fortissima presa di posizione di Micchichè, sottosegretario del governo Berlusconi, cominciano a pensare ad una Lega Sud, in modo tale da cavalcare il crescente malcontento della popolazione meridionale. Ma a questo punto ci si chiede: non ci ritroveremo un giorno in un clima di guerra civile che distoglierà gli italiani dai veri problemi per concentrarli su futilità senza senso, come ad esempio l'antagonismo Nord-Sud? Vedendo il modo in cui è maturato l'exploit della Lega Nord, già ci si potrebbe fare un idea su quello che avverrà

martedì 7 luglio 2009

Trivia Simpson: quale di questi personaggi non ha mai avuto un infarto?

La risposta giusta è Weilon Smithers. Tutti gli altri sono stati colpiti da infarti ( Homer persino da 4 simultaneamente). Oltre il 55% dei votanti ha dato la risposta esatta ( e ne sono contento)
Il sondaggio è stato libero e tutti hanno avuto la possibilità di esprimersi.
Alla prossima

Marco's blogONE va in vacanza

Incredibile ma vero: il blog va in vacanza!
Dopo 77 post e quasi 1400 visitatori, la redazione ( cioè io) va in ferie. Ringrazio tutti i lettori che mi hanno seguito e spero di ritrovarli al ritorno (tra qualche settimana). E' tuttavia possibile che riesca a pubblicare qualche articolo anche a riposo, quindi ogni tanto venite a dare un'occhiata.
Vorrei soprattutto ringraziare per il successo insperato il Forum dell'Homerata e il Blog di Beppe Grillo per la loro disponibilità e cortesia.
A presto,
Marco

Nuovo affondo di Di Pietro e ancora tutti contro

Antonio Di Pietro ha nuovamente sollevato polemiche. Ha infatti recentemente affermato :"Il Presidente della Repubblica sta difendendo la Costituzione con una penna d'oca da un manipolo piuttosto numeroso di golpisti". Le dichiarazioni non sono piaciute a nessuno: il PDL grida allo scandalo, il PD ne prende le distanze. A rimanergli vicino sono solo i piccoli partiti della sinistra e i Radicali. Ancora una volta i grandi partiti si sollevano e stigmatizzano l'accaduto: queste sono frasi da "estremista giustizialista" afferma Cicchitto (da quale pulpito viene la predica: Cicchitto in gioventù fu vicinissimo agli ambienti degli anarchici arrivando negli anni '70 ad appoggiare l'idea del golpe rivoluzionario). Franceschini definisce "inaccettabile" l'inserimento di Napollitano nello "scontro politico"(anche se poi riconosce i meriti dell'IDV nel momento in cui ottiene risultati considerevoli o nel momento in cui attacca Berlusconi).
Ma a ben vedere lo scontro politico non c'entra affatto: Di Pietro solleva una critica che è sempre passata in secondo piano. E cioè la svalutazione della Carta Costituzionale: prima si afferma che è comunista, poi si afferma che è vecchia e va superata, poi, senza modificarla, si approvano delle leggi che la violano palesemente (tra le quali il lodo Alfano). La repressione di questi atti da parte del Presidente della Reubblica c'è stata, ma non è stata assolutamente presa in considerazione.
Come dire: diamo ragione al vecchio, così la smette di parlare. Sia da destra che da sinistra. Questo non è affatto un discorso di parte, ma è una mera constatazione della realtà: la Costitzione Italiana non viene attuata. E andando avanti la situazione peggiora.

domenica 5 luglio 2009

E' legge: essere clandestini è reato

Il Parlamento dopo tre voti di fiducia voluti dal governo (perchè poi non si capisce, visto che ha una larga maggioranza) ha approvato il pacchetto sicurezza che prevede oltre alle celeberrime ronde padane anche il reato di clandestinità. La Lega esulta e si proclama vincitrice, grazie alla politica del respingimento. Infatti Federico Bricolo affermava raggiante dopo il voto:" Con queste norme non faremo entrare più immigrati clandestini in Italia e fermeremo così la prostituzione e lo spaccio di droga". Già, come se a spacciare e a indurre alla prostituzione fossero solo loro (Bricolo non sa forse che anche Berlusconi e il manager Tarantini sono indagati per lo stesso reato, incastrati dalle registrazioni della D'Addario). Ma se la Lega brinda e il PDL ha evitato un'ulteriore crisi di governo (e quindi brinda anche'esso), molti scudi si levano su questa vicenda. La Chiesa afferma, immediatamente dopo il voto, che questo provvedimento porterà "molto dolore" in Italia, andando a fomentare il crescente razzismo che la crisi economica e la perdita di lavoro hanno evidenziato. Per la minoranza è il prezzo che Berlusconi paga per l'alleanza con la Lega, e non ci vorrà molto, a loro parere, prima che passino norme ancora più vergognose.
Una cosa sola è certa: se la Lega crede che una legge possa da sola fermare l'immigrazione clandestina, ha completamente sbagliato i suoi calcoli. Non c'è un'unica grande porta da cui arrivano tutti gli immigrati: le vie sono molteplici. E quindi, invece di creare e approvare leggi al solo scopo di rendere impossibile la convivenza pacifica, si dovrebbero intensificare i controlli via mare e via terra, in modo tale da rendere veramente efficace una legge in materia.

venerdì 3 luglio 2009

L'editoriale: Beppe, mio caro Beppe...

Lo confesso: Beppe Grillo ha ragione su tutto. L'Italia è un paese pieno di persone a cui si potrebbe dire tranquillamente "Zoccola", "Piduista", "Pedofilo", "Corruttore", "Fottere", "Mafioso" (dal blog di Beppe Grillo, post del 27 giugno 2009). A mio parere è giusto dire apertamente le cose nel momento in cui sono giuste. Ma credo che sia giusto fare lo stesso anche quando non lo sono. E quindi, in via del tutto eccezionale, devo dissentire voi, signor Grillo ( la chiamo "signor" perchè sono sempre stato abituato a questa maniera). No, non mi sembra giusto parlare dell'Italia e degli italiani nel modo in cui avete fatto, non ritengo sia corretto: non è corretto dire che l'indipendenza italiana è stata una vera e propria vittoria di Pirro. Migliaia di patrioti sono morti per la nascita di questo stato (basti pensare alla Giovine Italia di Giuseppe Mazzini e alla coraggiosa Spedizione dei Mille di Giuseppe Garibaldi). Un vero sentimento di Nazione, in quel momento fortemente proprio degli italiani, li ha portati all'indipendenza dagli austriaci, i quali tentavano allora di conservare un impero decadente. Il nemico c'è stato e abbiamo lottato aspramente per vincere, non abbiamo lottato contro il nulla (in precedenza ipse dixit: L'italiano non è mai nato. In compenso la Nazionale di calcio ha conquistato quattro mondiali, due li ha persi in finale. Un risultato apprezzabile, ma non tale da giustificare le guerre di indipendenza (da chi?), dal blog di Beppe Grillo, 21 giugno 2009). Non credo neanche che sia giusto dire che L'Italia è dal 1945 sotto l'occupazione americana (dallo stesso blog, lo stesso giorno, lo stesso post): quell'"occupazione" ha permesso all'Italia di risollevarsi dopo la catastrofe della Seconda Guerra Mondiale. Il Paese era a pezzi, l'economia praticamente inesistente e si usciva da una feroce dittattura. Gli USA ci hanno dato gli aiuti necessari (tra i quali cibo e tecnologie) per risollevarci e arrivare al boom deglia anni '50-'60, e naturalmente in cambio ci hanno chiesto di stare dalla loro parte (oppure finivamo come tutti quei paesi africani che sono stati lasciati a loro stessi dopo la guerra). La vera occupazione avvenne nei paesi dell'area comunista, dove l'URSS impose il Patto di Varsavia per fare in modo che tutti potessero essere strettamente sorvegliati, anche militarmente. L'intervento americano non determinò affatto la perdita della sovranità nazionale: quella si perse con l'avvento della partitocrazia e dei puritani padani (se vi ricordate, negli anni dell'emigrazione dal Sud al Nord Italia comparivano spesso cartelli con su scritto "non si affitta ai meridionali", e forse da qualche parte, visti i tempi, ci sono ancora). Non amo neanche sentir dire "Rossi di vergogna, verdi di rabbia, bianchi di sgomento. Sentimenti tricolori. L'Italia è nata dal nulla e lì è rimasta. Se 150 anni sembrano pochi per costruire una nazione, uno solo in più potrebbe essere insopportabile." Non è giusto dire questo : non si può rinnegare l'Italia e i sacrifici degli italiani per dei problemi che non sono dipesi dalla sua nascita o dalla sua esistenza. La mafia c'era già prima e i politici si sono sempre affermati in Italia come imbroglioni e disonesti grazie all'ignoranza del popolo e ai loro potenti appoggi, che ci sono sempre stati. Ma non si può dire che per questo aver creato l'Italia sia stato un errore: bisogna sempre lottare contro i problemi mai trovare il capro espiatorio di turno. L'Italia c'è e ci sono questi problemi: bisogna risolverli! Non si può maledire la madre perchè ha generato il figlio storpio, ma anzi la si aiuta a curarlo. Credo che voi facciate splendidamente il vostro compito di attivista, ma alle volte cimentarsi in spiegazioni difficili può essere pericoloso: si crede di sapere la soluzione ma in verità non è così. Definire chiaramente le cause dei problemi italiani è complicato perchè sono tante e tutte collegate fortemente tra loro, perciò è meglio misurare le parole al riguardo. Spero che la prossima volta sarete più cauto e riflessivo nel parlare, perchè credo che voi siate una delle poche personalità valide in Italia: è quindi meglio per tutti non ricrederci, o saremo ancora più in pochi a lottare per una nuova Italia più pulita. Cordiali saluti, Marco

giovedì 2 luglio 2009

Inchiesta sulla sanità barese: il cerchio si allarga

L'inchiesta per illeciti nella sanità barese vede aumentare di molto il numero dei presunti indagati. Tra questi figura sempre il manager Tarantini e molte società collegate con lui, tra le quali quella appartenete agli Intini, famiglia altolocata di Noci, centro industriale ed economico vicino Bari.
Tutte sono considerate, sia le società appaltate che appaltatrici, legate a doppio filo con gli esponenti di spicco dell'inchiesta, tra i quali figurerebbe anche l'ex premier Massimo D'Alema, ce avrebbe investito o sostenuto anche considerevolmente le aziende nei bandi di gare truccati. Più l'indagine va aventi più il numero dei coinvolti aumenta, arrivando a toccare sempre più gli alti papaveri della politica pugliese. E probabilmente proprio per questo motivo il governatore della Regione Puglia Nicki Vendola ha deciso di azzerare totalmente la giunta,richidemdo le dimissioni di tutti i membri, dopo che l'inchiesta aveva toccato i consiglieri con deleghe alla sanità (e non solo). La nuova giunta sarà probabilmente decisa nei prossimi giorni, ma è probabile anche che il leader di Sinistra e Libertà decida di aspettare ancora ulteriori sviluppi nelle indagini e relativi nuovi indagati.

martedì 30 giugno 2009

Trivia Simpson: quale travestimento utilizza Homer Simpson ad Halloween?

La risposta esatta è barbone (oltre il 60% ha risposto bene). Proprio così: è questo l'abituale travestimento utilizzato da Homer ad Ogni Santi. Lo si vede bene nello special di Halloween in cui Marge sequestra a Bart e Lisa le pile del telecomando per non farli vedere il cartoon sanguioso di Halloween di Grattachecca e Fichetto. Alla fine i due piccoli Simpson utilizzeranno alcune barre di plutonio per sostituirle.
Il sondaggio è stato libero e tutti hanno avuto la possibilità di votare.
Alla prossima

L'abracadabra delle stragi: la scomparsa delle notizie dai tg

L'Italia non è mai in pace. Durante la notte una cisterna piena di GPL è esplosa a Viareggio provocando molti morti e feriti. Le case sono distrutte e la ferrovia praticamente inutilizzabile.
Per chi ha visto i telegiornali (Tg1 ad esempio) questi particolari non sono niente di nuovo: i servizi erano pieni di ogni tipo di dettaglio ed stracolmi di collegamenti con gli inviati sul posto. Tutto questo zelo è encomiabile. Ma per chi ha osservato tutto il telegiornale (guardare non basta a farsi una idea) sarà saltato all'occhio qualcos'altro. E cioè che non si fatta nessuna menzione all'inchiesta di Bari. Quella è sparita. E' invece stata menzionata per alcuni minuti la protesta dei lavoratori Fiat, ma questa era guarnita da un'uscita pubblica del premier che ha dolorosamente constatato ciò che era avvenuto alcune ore prima a Viareggio ed ha attaccato nuovamente la "sinistra" (quale in particolare non l'ha detto) dicendole di essere nemica del Paese e di vergognarsi. Ma forse a vergognarsi dovrebbero essere i tg, e, forse, soprattutto Minzolini, che , da quando è arrivato alla direzione del Tg1, ha fatto redigere pochissimi servizi sull'inchiesta di Bari riguardante Berlusconi e neanche una su quella riguardante l'altra inchiesta barese sugli appalti illeciti nella sanità. "Questi sono casi che scottano, meglio non trattarli" avrà pensato.
Ma dare la colpa solo a Minzolini sarebbe troppo: queste notizie sono sempre state un facile modo per districarsi dai profondi problemi dell'Italia poichè, dando in pasto all'opinione pubblica reportage osceni e ipocriti al solo scopo di incollare il telespettatore di fronte al televisore, lo si imbriglia nelle maglie della notizia fittizia; anzi più che della notizia vera e propria, come sostiene Marco Travaglio, spesso della sola opinione, priva alle volte di alcun significato.
Per chi se ne fosse già dimenticato, tutto ciò era già successo con il terremoto in Abruzzo: i telegiornali erano pieni di ogni genere di servizio sul sisma e la crisi economica, che in quel momento era all'apice della sua gravità, scomparse miracolosamente.

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