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Vi consigliamo di visitare il blog in lungo e in largo: i post sono collocati nella parte centrale, mentre ci sono a lato altre funzionalità del blog (ricerca, link consigliati, particolarità di Marco's blogONE) e sotto le curiosità storiche del giorno, le news italiane di otto differenti testate italiane (tra cui La Repubblica, Il Corriere della Sera e la Stampa) e la videoteca, con alcuni filmati di Beppe Grillo.



Buona permanenza,



La Redazione







Al momento attuale, a quale di queste personalità dareste la vostra fiducia?

sabato 31 ottobre 2009

LUM : Libera Università dei Mascalzoni

Sono recentemente stato ad ascoltare una conferanza che vedeva la presenza di Michele Emiliano, sindaco di Bari, il professor Spanger, famoso costituzionalista, e il giornalista di SKY Tg24 Piero Ancona. Il dibattito, che verteva sulla missione "Arcobaleno",ha avuto luogo alla LUM, Libera Università del Mediterraneo, con sede a Casamassima (BA). Il dibattito ha quindi visto l'intervento dei professori del posto e anche degli iscritti, sia all'inizio sia alla fine degli interventi degli ospiti. Tutti gli apparteneti all'università ne magnificavano il luogo, definendolo il posto ideale nel quale proseguire gli studi. Ma a ben guardare tutti questi avevano macchinone faraoniche (BMW, Audi, Mercedes), il che sottolineava una loro condizione agiata. Questa supposizione poi mi è stata confermata dal prezzo annuo richiesto per la partecipazione alle lezioni: oltre 4000€!!! Inoltre un'altra mia supposizione è stata confermata:parlando con uno degli studenti, questo ha ammesso che lì non si studia perniente. Isomma è una università di veri e propri mascalzoni, che peraltro percepiscono molti soldi pubblici.

L'Enel e la truffa dell'abbonato

Enel Energia ha recentemente inviato ai suoi clienti, quantomeno possessori di un contratto di fornitura di enegia elettrica, una nuova card. Il foglio illustrativo annesso garantisce stupendi vantaggi: con questa si possono fare piccole commissioni, utilizzarla come carta di credito nelle aree di servizio autostradali e persino ricaricare il traffico telefonico. Indubbiamente tutto ciò è stato scritto è vero, ma c'è un piccolo particolare: questa card costa 14€ annui, esclusi dall'abbonamento, ed è inviata automaticamente, che voi la richiediate o no. Potete al massimo, solo dopo averla ricevuta, fare un lungo giro di telefonate per mettervi in contatto con gli apposti uffici. A quel punto, tramite e-mai o raccomandata postale, potrete spedire la card (che pare debba essere fatta a metà!) insieme a una vostra richiesta di disdetta. E non è neanche sicuro che l'accettino.

mercoledì 28 ottobre 2009

La politica del "si capisce poco"

Ieri ho seguito molto difficilmente la trasmissione di Giovanni Floris (o di Fazio, come La Russa si ostinava a chiamarlo). Veramente! E' stata la puntata più difficile da capire tra quelle che io ho visto. Credo che il ritornello ripetuto a stretto giro da La Russa, Alfano, Rosy Bindi e da Concita De Gregorio riassuma al meglio lo spirito della serata :"Si capisce poco!". Ma mentre loro lo riferivano alle battute ermetiche, e spesso idiote, di alcuni, io lo riferisco ad alcuni punti che emergono costantemente nella politica, non solo quello di ieri sera: il primo è il costante imbarbarimento della politica sia nei costumi sia nel gergo (ecco perchè il caso Marrazzo mi sembra alquanto marginale); il secondo afferisce all'evoluzione della politica di questi anni che è sfociata nello scontro tra partiti, non più tra le idee di partito (quello è bello perchè è di destra, quello è brutto perchè e di sinistra: ma perchè è brutto? non lo dice nessuno); il terzo dipende dal costante distacco dell'informazione pubblica dalla politica, per cui si arriva a conoscenza sempre meno di quello che si approva alla Camera e al Senato.
Ecco perchè mi interessa poco di chi vince, mi interessa di più di chi parla bene e di chi agisce almeno altrettanto bene. Se poi a parlare è Berlusconi per mezz'ora ininterrotta attaccando tutto e tutti, allora l'importante è che agisca solamente. Io personalmente mi sono stufato.

martedì 27 ottobre 2009

Giornalismo: quando la parte politica non era un problema

(Ecco alcuni dei principali filosofi rappresentiti sul libro “I simpson e la Filosofia” edito da ISBN edizioni. In basso (da sinistra) : Immanuel Kant, Karl Marx, Roland Barthes, Michel Foucault In alto (da sinistra) : Socrate, Ludwing Wittgenstein, Jean-Paul Sartre, Friedrich Nietzsche) Oggi, guardandoci intorno, vediamo giornalisti sostanzialmente legati a doppio filo con la politica: Belpietro, Feltri, Sansonetti, un pochino Ezio Mauro... Insomma, il giornalismo è la politica e la politica è il giornalismo. Ma è sempre stato così? La risposta è ovviamente no. Anzi i giornalisti erano accusati (e tranne in Italia, sono ancora accusati) di essere troppo liberi e per questo troppo critici nei confronti del potere politico. Nello Stivale invece tutto va al contrario e per questo sembrano lontanissimi i tempi in cui i giornalisti erano persino filosofi e, grazie al loro pensiero libero, rendevano liberi anche i lettori. All'epoca l'appartenza politica non era un problema poichè non esistevano democrazie e solo allora sorgevano le idee di Stato più vicine a noi: vedevano la luce le tesi sulle democrazie liberali, rappresentative, sulle autarchie, sulle forme di autogoverno, ecc.... I filosofi si impegnavano perciò nel formare una mente critica tale da puntare a quelle forme di Stato, anche con la rivoluzione violenta. Non a caso, all'epoca, la direzione dei giornali era affidata a personalità quali Marx ed Hegel, che ci appaiono lontane anni-luce. Eppure sul loro esempio si sono formati i giornali moderni. Pensare cosa saranno i giornali che si ispirano a Feltri e Belpietro... ai posteri l'ardua sentenza (Alessandro Manzoni, Il Cinque Maggio).

lunedì 26 ottobre 2009

Il Pd volta pagina con Bersani, ovvero ritorna al passato

Con il 50% dei voti, abbondandemente superati, Pierluigi Bersani è il nuovo segretario del Pd; sconfitti Dario Franceschini e Ignazio Marino.
Ma quali vantaggi coglierà il Pd con questa elezione? Praticamente nulla; la segreteria del partito non sembra altro che una eterna staffetta in cui ognuno parte, prende e lascia. Quale è stata allora la praticità di questa elezione? Di fatto nessuna, perchè ognuno dei candidati, per un motivo o per l'altro, avrebbe potuto fare ben poco se fosse stato eletto. Franceschini è un leader troppo timido e rinunciatario, quasi sulla stessa linea di Veltroni, che soppesa fino all'inverosimile ogni suo possibile commento. Marino invece è stato la sorpresa del congresso, ma alle sue buone idee non è corrisposto il sostegno del suo partito; troppe posizioni ambigue e giudizi contrastanti sulla sua figura. E Bersani? Con il nuovo leader del Pd si avrebbe pragmatismo ma si potrebbe teoricamente tornare indietro, talmente indietro da rivedere i tempi del Pc, di cui Bersani è un fedele della prima ora. Ma questo allora significherebbe un passo indietro anche dal punto di vista delle idee e delle proposte? Probabilmente si, ma chissà, fino a quello momento ci potrebbero essere state nuove primarie...

sabato 24 ottobre 2009

Il caso Marrazzo e la moralità non richiesta

Il governatore del Lazio Marrazzo, in attesa di dimettersi, si autosospende. La questione morale riesplode in tutta la sua gravità. Ma, a ben vedere, nessuno ha richiesto le sue dimissioni, nessuno si è sognato di sfiorarlo per la vicenda a sfondo sessuale che lo riguarda: questa peraltro sembra essere stata creata ad hoc da quattro carabinieri, che sono stati arrestati dai loro stessi colleghi. Quindi nessuno ha richiesto le sue dimissioni eppure lui le ha date. Questo comportamento non si capisce, visto anche che Marrazzo è considerato uno dei migliori Governatori del Lazio, almeno dal punto di vista morale. Come al solito il PDL grida allo scandalo e chiede nuove elezioni (ma guai se fosse l'opposizione a chiederle, sarebbe chiara attività sovversiva!). Insomma niente di nuovo sotto il sole tranne lo scalpore per delle dimissioni troppo rapide e senza contestazioni del PD.

Avviso politico n°2

Vedo con soddisfazione che in molti avete già risposto positivamente sul forum (dell'Homerata, però) alla nuova riapertura del blog. Ringrazio quanti ancora seguono le iniziative intraprese.

Devo ancora notare con rassegnazione che altri forum si mostrano alquanto cretini da questo punto di vista: non tanto perchè non aderiscono (in quanto io non posso costringere nessuno a seguire il blog) ma quanto perchè criticano senza conoscere (il che non li fa onore).

venerdì 23 ottobre 2009

La democrazia italiana: tutta forma, niente sostanza

Inutile dirlo: in Italia la democrazia va scomparendo. Ma non si tratta di quella che ricerchiamo nelle istituzioni politiche (la rappresentanza in Parlamento), ma più che altro di quella che non riusciamo a raggiungere nel piano sociale e economico. Come diceva Norberto Bobbio, di cui nel 2009 ricadono i cent'anni dalla nascita, la democraticizzazione di uno stato non è la proclamazione della democrazia (quindi non equivale a dire "la sua forma è democratica o totalitaria?") ma risulta uguale all'estensione della stessa in ogni parte della società civile e delle istituzioni politiche e economiche ( cioè ci si chiede "in quello stato c'è democrazia diffusa nelle scuole, nelle fabbriche, nei pronti soccorso,nel mercato, ecc.?"). Se lo stato è una democrazia solo sulla carta e, di conseguenza, regnano ancora il clientelismo e il nepotismo, allora quella è una democrazia formale; ma, al contrario, se regna l'uguaglianza all'interno di tutta la società, allora si tratta di una democrazia sostanziale. Inutile dire che l'Italia rischia di perdere entrambe le forme.

domenica 18 ottobre 2009

L'editoriale: il partito di Repubblica e altre contraddizioni del giornalismo italiano

Berlusconi ha recentemente attaccato Repubblica, rea, a suo dire, di aver cominato una serie di domande indecenti. Ma, da chè mondo è mondo, fare domande non è mai stato un reato. Non la pensa così il premier, che ha a quel punto deciso di intentare una causa civile.
Berlusconi si difende chiamando in causa il patron di Repubblica, Carlo De Benedetti, accusandolo di essere, così come il Presidente della Repubblica e la Corte Costituzionale, un comunista golpista, e di aver quindi trasformato il suo giornale in un vero e proprio organo di partito.
Ma a ben vedere, Berlusconi detiene e utilizza come organi di partito le sue tre reti personali, i suoi giornali e in special modo Libero, ora alla direzione di Maurizio Belpietro, e il Giornale, nelle mani dell'ottimo Feltri. Su questa carta stampata le notizie vere sono sempre diluite con estemismo e con informazioni su strani orientamenti sessuali degli interessati, che spesso neanche loro immaginavano.
La Repubblica grida allo scandalo, anche perchè viene attaccata gratuitamente dal Corriere della Sera, in un modo talmente stano e sospetto che in molti si sono ben guardati dal trattare. Insomma il motto è : non ho visto niente e non dico niente . Il giornale di Scalfari quindi si vorrebbe chiamare fuori dalla mischia, ma lo stesso direttore, offrendo un argomentezione d'oro ai berlusconiani, si intromette nelle primarie del Pd appoggiando una mozione, in suo onore definita lodo Scalfari, che vorrebbe eliminare il ballottaggio, nel caso in cui nessuno dei candidati raggiunga il 50% dei voti, suscitando le ire di Ignazio Marino che afferma :"Non si possono cambiare le regole a gara iniziata". Insomma il parapiglia non vede la fine: in tutto ciò nessun europeo o americano riconoscerebbe un minimo di informazione vera, autentica e fuori dalle parti. Ecco perchè l'unico vero giornale indipendente italiano, "Il fatto quotidiano" di Marco Travaglio, non viene citato in nessuna trasmisione: perchè non appartiene, ancora, ad ideologie di sorta. Scrivo "ancora" perchè la storia è volubile e imprevedibile, sempre.

La diossina e altri veleni: la pandemia di cui nessuno parla

In questi mesi siamo tutti molto preoccupati per la nuova influenza A del tipo H1/N1, talmente potente non solo da fare meno morti di una comune influenza stagionale ma persino meno contagiati. Peraltro, con nostro profondo imbarazzo, hanno anche arruolato Topo Gigio come testimonial per la campagna di prevenzione contro il virus. Abbiamo tutti visto in tv le immagini del primo medico a Milano, che volontariamente ha deciso di somministrarsi la prima dose, in Italia, del vaccino contro l'influenza suina. E ovviamente tutto ciò tramite le sempre gradite riprese di Mamma Rai.
Ma, a parte queste pandemie al momento inesistenti, ci sono vere e proprie pandemie silenziose di cui nessuno parla. Tra queste la più grave è quella che affligge la zona di Taranto, dove i fumi dell'Italsider stanno uccidendo lentamente, con tumori vari, buona parte della popolazione, con un'incidenza di molto superiore alla norma. Inoltre le neomadri vengono caldamente consigliate di non allatare al seno i bambini perchè il loro latte contiene diossina. E neanche i capi di bestiame sono risparmiati: negli ultimi mesi l'Asl locale ha decretato l'abbattimento di centinaia di capi infetti.
E intanto continuiamo a guardare con diffidenza il maiale.

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