
Come in molti saprete, l'Afghanistan è ancora oggi un paese martoriato da una profonda guerra tra la coalizione occidentale e i talebani, osservanti la legge islamica.
Quando la guerra ebbe inizio, alcuni anni fa, si menzionava il bisogno di esportare la democrazia dai "floridissimi" paesi occidentali ( basta guardare l'Italia quanta ne aveva e quanta ne ha ora!) verso quei poveri paesi sottosviluppati.
Ora, sebbene il paese sia sotto il controllo della coalizione, a ben vedere sembra che non sia stata esportata molta democrazia.Il parlamento, infatti, ha di recente approvato una legge che regolamenta e consente lo stupro da parte del marito verso la moglie. Grandi segnali di sdegno e indignazione sono provenuti da tutte la parti del mondo ma le reazioni da parte del governo afghano sembrano tiepide.
Questo perchè il paese è ancora sospeso tra antichi pregiudizi, come quello legato alla sottomissione all'uomo della donna, e nuove possibilità offerte dall'arrivo della cultura occidentale. Possibilità identificabili come libertà, minor sottomissione alla religione e al suo potere, la possibilità di costituire uno stato laico e la possibilità di riconoscere molti diritti, prima ignorati. Tra questi c'è proprio la difesa della donna e la sua emancipazione dalla società maschilista.
Ma l'Afghanistan non sembra su questa strada, per ora.
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