
Il presidente iraniano Ahmadinejad è andato all'assemblea dell'ONU a Ginevra per partecipare ad una conferenza sul razzismo. Il problema è sorto nel momento in cui lo stesso presidente ha cominciato a rivolgere frasi razziste all'indirizzo del nemico storico, Israele. A questo punto, molto civilmente, senza contestazioni o tafferugli come in Italia, tutti si sono alzati e se ne sono andati.
A questo punto una domanda sorge spontanea; se la conferenza era contro il razzismo, come mai il presidente iraniano è andato in piena contrapposizione allo spirito dell'incontro?
La risposta è da ricercare probabilmente nel fatto che l'Iran, al giorno d'oggi, sfrutta ogni possibile situazione per diffondere le proprie idee, non solo quelle chiaramente antisemite.
Per Ahmadinejad l'incontro all'ONU è stata l'ennesima possibilità di farsi vedere ( sperando di incutere timore al mondo), di chiarire le sue ideologie (cioè morte a Israele!) e far capire al mondo intero che anche l'Iran non scherza più ora ; vuole essere considerata una nuova super potenza politicha nel mondo.
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