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Sandro non poteva credere alle sue orecchie. Bisognava cambiare ed essere più buoni. Erano queste le parole di Berlusconi. Bisognava creare un vero e proprio partito dell'amore. Insomma bisognava cambiare tutto. Tutto quello che vide nei giorni successivi lo lasciò senza parole. Molti suoi parlamentari si recavano ai banchi dell'opposizione con una mela e la regalavano a ogni deputato e senatore. Sentì anche qualcuno che diceva di aver sentito che era stata regalata a Di Pietro una mela di plastica ricoperta di vinavil. Ma non ci pensò: il nuovo partito dell'amore non poteva fare questo. Inoltre notò con molta sorpresa come nei dibattiti molti dicessero :"Caro deputato, ti volgio bene come un fratello e hai perfettamente ragione" oppure:"Carissimo senatore, ti stimo e ti apprezzo come un amico e condivido quanto hai detto". Alcuni maligni dicevano che qualcuno aveva detto a Di Pietro: "Gradisco le tue opinioni come una supposta gigante e ti stimo come se fossi il mio comodino". Ma Sandro non diede retta a queste malevoci: il suo era il partito dell'amore. Anche il clima politico era più pacato: tutti elogiavano i loro colleghi dell'opposizione e non perdevano tempo per tesserne le lodi. Le solite note stonate però continuavano a dire che a Di Pietro avessero detto :"Parli bene l'italiano quanto una scimmia bendata sa risolvere un equazione di secondo grado". Ma il partito dell'amore non avrebbe mai potuto farlo. E si tranquillizzò.
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