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Vi consigliamo di visitare il blog in lungo e in largo: i post sono collocati nella parte centrale, mentre ci sono a lato altre funzionalità del blog (ricerca, link consigliati, particolarità di Marco's blogONE) e sotto le curiosità storiche del giorno, le news italiane di otto differenti testate italiane (tra cui La Repubblica, Il Corriere della Sera e la Stampa) e la videoteca, con alcuni filmati di Beppe Grillo.



Buona permanenza,



La Redazione







Al momento attuale, a quale di queste personalità dareste la vostra fiducia?

domenica 20 dicembre 2009

Appello alla salvaguardia della Repubblica

Perchè Berlusconi ha simulato un'aggressione? Questa è stata un domanda frequente rivoltami. Il perchè potrebbe essere inquietante. Ma facciamo un passo indietro per capire meglio. Nel 1920-21 l'Italia era scossa da gravi sommovimenti sociali: attacchi, rivolte, scioperi... A farli erano i contadini e gli operai che, vivendo ai limiti della fame, rivendicavano una situazione migliore. In quegli anni nacque il Movimento dei Fasci di Combattimento (futuro partito fascista) ad opera di Benito Mussolini. Gli aderenti, riuniti in squadracce d'assalto, cominciarono a produrre nuovi disordini sociali, dando però la colpa ai contadini. Riuscirono a farsi credere e a prendere il potere nel 1922. Ecco, il piano di Berlusconi potrebbe essere non dissimile da questo e presto, con la scusa dell'aggressione, potrebbe scomparire l'opposizione di governo, sia su Internet sia in Parlamento. Ecco perchè dico: DIFENDIAMO LA REPUBBLICA ITALIANA E LA COSTITUZIONE, SEMPRE E ORA PIU' CHE MAI!

Lo strano caso di Silvio: ovvero il Cavaliere perde il pelo ma non il vizio

Negli ultimi giorni grandi uomini politici si sono precipitati a visitare Berlusconi al San Raffaele (che dista 10 km dal luogo dell'attenato, mentre sarebbe stato più facile portarlo al Fatebenefratelli, a solo 1 km). Ma cosa direbbero se, come è molto probabile, il caso è tutta una montatura? Infatti bisogna notare alcune cose:
  1. L'oggetto che l'ha colpito ha avuto un curioso urto elastico, quasi fosse stato di gomma. Peraltro era nero, e non beige come ci hanno sempre mostrato.
  2. L'oggetto non è mai stato trovato o recuparato o fatto vedere in tv. Perchè?
  3. Berlusconi subito dopo l'attentato aveva a portata di mano una busta nera, cos'era? E perchè in quei pochi secondi prima di mettersela sul volto non si è notato alcun graffio o lesione.
  4. Il premier ha riportato la rottura del setto nasale (strano però, non usciva sangue e quel poco che c'era sembrava già seccato, il che è impossibile) quella di due denti ma, miracolosamente, non quella dello zigomo, su cui è stato colpito. E, ancora più incredibile, non ha riportato neanche un ematoma alla palpebra, che invece, a rigor di logoca, si sarebbe dovuta impregnare, come una spugna, di sangue.
  5. Anche più strano è il fatto che Berlusconi sia stato aiutato dopo il colpo a salire sul predellino della macchina: inconcepibile, perchè si sarebbe gratuitamente esposto ad un possibile secondo lancio. Quasi come già sapesse che non ce ne sarebbe stato un altro.
  6. Ultimo miracolo, la camicia non era sporca di sangue, neanche la cravatta e neanche la mano con cui si è asciugato.

San Silvio colpisce ancora.

sabato 19 dicembre 2009

Il satyricon IV: emulazione

Gigi aveva capito che era finita. L'attacco a Berlusconi avrebbe segnato la fine del suo partito. Bisognava fare qualcosa per pareggiare l'effetto. Riuniti i vertici del partito, decisero che l'unica scelta possibile per riprendere quota nei sondaggi era un tenattivo di emulazione. Questo poneva però alcuni inquietanti interrogativi:

  1. Gigi si sarebbe dovuto far colpire appositamente. Era alquanto preoccupato per il dolore, ma per il partito decise di sacrificarsi.
  2. Bisognava trovare uno abbastanza pazzo da gettare un oggetto appuntito e rischiare allo stesso tempo l'ergastolo. A votazione segreta si decise che l'aggressore sarebbe stato Biscardi.
  3. Non avendo statuette del Duomo a portata di mano si doveva decidere se: 1) dirigersi a Milano e comprarne una da un abusivo, 2) accontentarsi di qualcosa di locale. Si sarebbe deciso poi di optare per un pupazzo gigante di Babbo Natale.

Alla fine, dopo aver concluso il piano, si decise di passare all'azione. Si convocò in fretta e furia un comizio in piazza, attirandosi anche le ire del sindaco. Furono diramati immediatamene 200 inviti alla cittadinanza per partecipare. Risposero in 50, peraltro anziani che credevano di trovarsi al concerto di Franco Battiato. Fu convocato immediatamente il compositore di discorsi che, colto alla sprovvista, dovette improvvisare, inserendo nel discorso anche la ricetta della peperonata. Ma alla fine il comizio si fece. Alla conclusione,Gigi scese dal palco. L'aggressore (non più Biscardi, in quanto doveva partecipare alla trasmissione di Gene Gnocchi), fido uomo del partito, si avvicinò cautamente alla barricata finta (era fatta di cartongesso). Gigi lo guardò e cominciò a sudare freddo. L'aggressore tese il braccio per scagliare il fendente. Ma un vecchietto, vedendolo, lo colpì in mezzo alle gambe con un bastone, decorato con la testa di cervo (corna comprese). Gigi vide impotente come la calca di vecchietti si accaniva sull'aggressore, guidati dal vecchio di prima. Alla fine dovette intervenire lui nella calca, prendendosi molti pugni. Risultato della manifestazione: per il finto aggressore 60 gg di prognosi, per il vecchietto invece nomina come capo della scorta di Berlusconi.

venerdì 18 dicembre 2009

Il satyricon III: il partito dell'amore

Sandro non poteva credere alle sue orecchie. Bisognava cambiare ed essere più buoni. Erano queste le parole di Berlusconi. Bisognava creare un vero e proprio partito dell'amore. Insomma bisognava cambiare tutto. Tutto quello che vide nei giorni successivi lo lasciò senza parole. Molti suoi parlamentari si recavano ai banchi dell'opposizione con una mela e la regalavano a ogni deputato e senatore. Sentì anche qualcuno che diceva di aver sentito che era stata regalata a Di Pietro una mela di plastica ricoperta di vinavil. Ma non ci pensò: il nuovo partito dell'amore non poteva fare questo. Inoltre notò con molta sorpresa come nei dibattiti molti dicessero :"Caro deputato, ti volgio bene come un fratello e hai perfettamente ragione" oppure:"Carissimo senatore, ti stimo e ti apprezzo come un amico e condivido quanto hai detto". Alcuni maligni dicevano che qualcuno aveva detto a Di Pietro: "Gradisco le tue opinioni come una supposta gigante e ti stimo come se fossi il mio comodino". Ma Sandro non diede retta a queste malevoci: il suo era il partito dell'amore. Anche il clima politico era più pacato: tutti elogiavano i loro colleghi dell'opposizione e non perdevano tempo per tesserne le lodi. Le solite note stonate però continuavano a dire che a Di Pietro avessero detto :"Parli bene l'italiano quanto una scimmia bendata sa risolvere un equazione di secondo grado". Ma il partito dell'amore non avrebbe mai potuto farlo. E si tranquillizzò.

martedì 15 dicembre 2009

Il satyricon II: commiato

Maurizio, sentita la notizia, non stava più in piedi: Berlusconi era stato attaccato. Chiamò Paolo e disse :" Whè, Paolo! Non sai mica dove hanno portato il Presidente?"."Mi pare al San Raffaele. Ma la situazione è tragica, Maurizio, molto tragica. E non so neanche come sta, perchè non gli sto vicino. Ti rendi conto :se tira le cuoia siamo col culo a terra. Col culo a terra! Capito?!". Lui cercò di consolarlo ma si rendeva conto che la situazione era effettivamente seria e veramente brutta. Riprese fiato e disse:" Tu sei lì già?"."Si, sono qui da 20 minuti". "Aspetta allora- disse- arrivo". Prese la macchina e si diresse velocemente all'ospedale. Ma nella sua mente si fece largo immediatamente una idea mostruosa: nel caso dell'impensabile, sarebbe dovuto passare con il Pd. "Il Pd" pensò. Cioè i comunisti quelli che fino a poco tempo prima erano i nemici. All'ospedale trovò Paolo e Fabrizio in attesa sulla porta. Guardò Fabrizio in faccia e pensò:" Minchia, questo non lo posso proprio vedere, c'ha la stessa faccia di cazzo dell'imperatore di Star Wars!".
Fece buon viso a cattivo gioco e disse :" Ciao Paolo, salve onorevole!". Fabrizio lo salutò distrattamente. Paolo e Maurizio cominciarono a discutere: " Il Presidente? Come sta?". "Mah, non lo sappiamo, i medici se lo tengono e noi non sappiamo niente. Maurizio, io ci ho pensato: se quel nano tira le cuoia, qualsiasi cosa abbia, non voglio finire con lui nella fossa. Siamo fregati, capisci! Bisogna trovare un altro partito e cercare di rimanere a galla. Tu ci hai pensato?". " Si- disse Maurizio- ci ho pensato, forse vado con il Pd: insomma, non gli ho mai attaccati tanto e poi conosco il figlio del cugino del sottosegretario generale del distretto di Latina.". "Beato te! Se quel parrucchino ambulante muore lo sai con chi dovrei andare a finire, sempre se mi vogliono?". Maurizio disse no. "Andrò a finire con Di Pietro. Dopo tutto che gli ho detto...". Il dottore uscì però in quel momento e disse:" Signori onorevoli. Niente paura, il Premier sta bene." Tutti tirarono un sospiro di sollievo e Maurizio pensò:"La prossima volta sarà meglio farsi trovare pronti".

lunedì 14 dicembre 2009

Il satyricon: attentato

Emilio si avviò velocemente per le scale: la notizia era incredibile e doveva pubblicarla subito al tg straordinario. Berlusconi era stato attaccato. Non appena fu arrivato al suo camerino, chiese al suo schiavetto:"Cosa sappiamo precisamente dell'attenato?"."Sembra che sia stato colpito con una statuetta appuntita del Duomo da uno squilibrato-disse- e sembra abbia un bel po' di ferite sulla faccia". Emilio sembrò alquanto deluso:"Tutto qui? Un graffio e qualche dente rotto? Nessun braccio staccato o qualche occhi pendente o qualche tentativo di scalpo?". Lo schiavettò disse di no. "Dovrò pensarci io, allora- disse- come al solito". Il tg partì ed Emilio tutto truccato e ben vestito improvvisò lanciando in aria i fogli:"Attentato !!!!". "Il presidente del Consiglio, mentre a Milano distribuiva doni natalizi in anticipo di due settimane a orfanelli e ex-comunisti, è stato sfigurato da un oggetto contundente lanciato da uno squlibrato. Secondo stime iniziali, l'oggetto sarebbe una copia in pietra del faldone del processo Mills di 12534 pagine a cui non sarebbero stati tolti e levigati gli spigoli vivi, mentre l'attentatore sembra essere un giudice battente bandiera dell'Unione Sovietica di Cernusco sul Naviglio, che appena preso avrebbe esclamato"Tutti i poteri ai soviet dell' hinterland". Berlusconi sarebbe stato poi soccorso dall'arcangelo Bondi e portato i volo al San Raffaele. Ricordiamo che a causa della precarietà delle notizie, ci potrebbero essere delle piccolo sviste nel racconto. Ma siamo quasi sicuri qui alla redazione che sia andata così". Emilio finì qui e pensò :"Però! Ci so ancora fare!"

Avviso politico speciale

Il blog e la redazione, continuandosi a dichiarare fermamente in dissenso con le politiche berlusconiane, non possono tuttavia esimersi dal deprecare la violenza dell'atto occorso al Presidente del Consiglio. Ribadiamo ciononostante che il clima d'odio nel Paese, al di là del gesto, compiuto probabilmente da uno squilibrato, è da attribuire a Berlusconi stesso e alla sua maggioranza, che continua ad attaccare costantemente la Repubblica Italiana. Chi è cagion del suo male pianga se stesso. (scherzetto per la foto!)

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