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Buona permanenza,
La Redazione
Al momento attuale, a quale di queste personalità dareste la vostra fiducia?
venerdì 3 luglio 2009
L'editoriale: Beppe, mio caro Beppe...
Lo confesso: Beppe Grillo ha ragione su tutto. L'Italia è un paese pieno di persone a cui si potrebbe dire tranquillamente "Zoccola", "Piduista", "Pedofilo", "Corruttore", "Fottere", "Mafioso" (dal blog di Beppe Grillo, post del 27 giugno 2009). A mio parere è giusto dire apertamente le cose nel momento in cui sono giuste. Ma credo che sia giusto fare lo stesso anche quando non lo sono. E quindi, in via del tutto eccezionale, devo dissentire voi, signor Grillo ( la chiamo "signor" perchè sono sempre stato abituato a questa maniera).
No, non mi sembra giusto parlare dell'Italia e degli italiani nel modo in cui avete fatto, non ritengo sia corretto: non è corretto dire che l'indipendenza italiana è stata una vera e propria vittoria di Pirro. Migliaia di patrioti sono morti per la nascita di questo stato (basti pensare alla Giovine Italia di Giuseppe Mazzini e alla coraggiosa Spedizione dei Mille di Giuseppe Garibaldi). Un vero sentimento di Nazione, in quel momento fortemente proprio degli italiani, li ha portati all'indipendenza dagli austriaci, i quali tentavano allora di conservare un impero decadente.
Il nemico c'è stato e abbiamo lottato aspramente per vincere, non abbiamo lottato contro il nulla (in precedenza ipse dixit: L'italiano non è mai nato. In compenso la Nazionale di calcio ha conquistato quattro mondiali, due li ha persi in finale. Un risultato apprezzabile, ma non tale da giustificare le guerre di indipendenza (da chi?), dal blog di Beppe Grillo, 21 giugno 2009). Non credo neanche che sia giusto dire che L'Italia è dal 1945 sotto l'occupazione americana (dallo stesso blog, lo stesso giorno, lo stesso post): quell'"occupazione" ha permesso all'Italia di risollevarsi dopo la catastrofe della Seconda Guerra Mondiale. Il Paese era a pezzi, l'economia praticamente inesistente e si usciva da una feroce dittattura. Gli USA ci hanno dato gli aiuti necessari (tra i quali cibo e tecnologie) per risollevarci e arrivare al boom deglia anni '50-'60, e naturalmente in cambio ci hanno chiesto di stare dalla loro parte (oppure finivamo come tutti quei paesi africani che sono stati lasciati a loro stessi dopo la guerra).
La vera occupazione avvenne nei paesi dell'area comunista, dove l'URSS impose il Patto di Varsavia per fare in modo che tutti potessero essere strettamente sorvegliati, anche militarmente. L'intervento americano non determinò affatto la perdita della sovranità nazionale: quella si perse con l'avvento della partitocrazia e dei puritani padani (se vi ricordate, negli anni dell'emigrazione dal Sud al Nord Italia comparivano spesso cartelli con su scritto "non si affitta ai meridionali", e forse da qualche parte, visti i tempi, ci sono ancora). Non amo neanche sentir dire "Rossi di vergogna, verdi di rabbia, bianchi di sgomento. Sentimenti tricolori. L'Italia è nata dal nulla e lì è rimasta. Se 150 anni sembrano pochi per costruire una nazione, uno solo in più potrebbe essere insopportabile." Non è giusto dire questo : non si può rinnegare l'Italia e i sacrifici degli italiani per dei problemi che non sono dipesi dalla sua nascita o dalla sua esistenza. La mafia c'era già prima e i politici si sono sempre affermati in Italia come imbroglioni e disonesti grazie all'ignoranza del popolo e ai loro potenti appoggi, che ci sono sempre stati. Ma non si può dire che per questo aver creato l'Italia sia stato un errore: bisogna sempre lottare contro i problemi mai trovare il capro espiatorio di turno. L'Italia c'è e ci sono questi problemi: bisogna risolverli! Non si può maledire la madre perchè ha generato il figlio storpio, ma anzi la si aiuta a curarlo.
Credo che voi facciate splendidamente il vostro compito di attivista, ma alle volte cimentarsi in spiegazioni difficili può essere pericoloso: si crede di sapere la soluzione ma in verità non è così.
Definire chiaramente le cause dei problemi italiani è complicato perchè sono tante e tutte collegate fortemente tra loro, perciò è meglio misurare le parole al riguardo. Spero che la prossima volta sarete più cauto e riflessivo nel parlare, perchè credo che voi siate una delle poche personalità valide in Italia: è quindi meglio per tutti non ricrederci, o saremo ancora più in pochi a lottare per una nuova Italia più pulita.
Cordiali saluti,
Marco
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